Bere buona birra (central italy edition) In evidenza
Torna Jacopo Cossater che questa volta ci parla di birra
Loro la raccontano così: “dalle menti e soprattutto dalle mani di Alberto e Filippo, una nuova super collaborazione tra La Gramigna e Oltremondo: BLACK ME HOP, una Black Ipa brassata con luppoli Chinook e Cascade rigorosamente di nostra produzione; il biscottato e il torrefatto del malto nero iniziale vengono spazzati via da un amaro bello lungo ed erbaceo”. Sensazioni che non posso che confermare per una birra particolarmente convincente, saporita e appagante, perfetta dimostrazione non solo della grande crescita qualitativa che da tempo ha investito tutte le birre de La Gramigna, piccolo e rilevante birrificio che si trova appena oltre Casa del Diavolo, a nord di Perugia, ma anche di una scena (non solo) regionale più fervida che mai. Prendete la recente edizione di Birraio dell’Anno, manifestazione che si tiene ogni gennaio a Firenze: un appuntamento durante il quale Fermento Birra, la più autorevole testata italiana di settore, invita in Toscana quelli che una giuria di esperti nazionale ritiene essere i 20 migliori birrifici della Penisola. Quelli che nei 12 mesi precedenti hanno mostrato la migliore costanza qualitativa e che magari sono riusciti a farsi notare per birre di particolare rilevanza. Su 20 tra Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo ben 8 i birrifici presenti: Brasseria della Fonte di Pienza (SI), Birra Perugia di Perugia, Ritual Lab di Formello (RM), Hilltop di Bassano Romano (VT), Eastside di Latina, MC77 di Serrapetrona (MC), vincitori finali di questa ultima edizione del festival, Mukkeller di Porto Sant’Elpidio (FM) e Opperbacco di Notaresco (TE). Una presenza rilevantissima, impensabile anche solo 10 anni fa. A questi in Umbria si affiancano poi Altotevere a San Giustino, vincitore tra gli emergenti nel 2019, e Birra dell’Eremo ad Assisi, entrambe realtà in grado di proporre produzioni non solo straordinariamente attuali ma anche particolarmente convincenti, a livello nazionale e non solo. Insomma: la scena birraria (non solo) regionale è quanto mai frizzante, divertente da seguire e appassionante da gustare. Oltre il vino c’è un mondo, divertiamoci.