Debiti e Sanità
I dati provenienti dalla CGIA di Mestre per l’anno 2013 parlano chiaro: ammonta a 24,4 miliardi di euro il debito contratto dalla sanità italiana con i propri fornitori. In una classifica non proprio lodevole, comunque, l’Umbria ha di che vantarsi. Si colloca infatti soltanto al quartultimo posto nell’elenco delle regioni più indebitate, con un debito regionale pari a 167,7 mln e un debito pro capite di 187 euro. Quanto a tempi medi di pagamento, il cuore dell’Italia si posiziona altrettanto bene: i dati della CGIA certificano il passaggio dai 160 giorni calcolati per il 2011 ai 134 del 2013, niente in confronto agli oltre due anni della Calabria.
Buone notizie anche a livello nazionale, comunque. Questo debito sarebbe infatti in calo rispetto agli anni scorsi, con un decremento pari al 28% tra il 2011 e il 2013.
Dove intervenire per migliorare ulteriormente? Come dichiara Bortolussi, segretario dell’Associazione Artigiani e Piccole imprese di Mestre, se da un lato il problema è legato ai ritardi nei pagamenti da parte delle Asl, dall’altro tuttavia esso è dettato dall’acquisto delle forniture a costi superiori rispetto a quelli di mercato, con forti differenze tra regione e regione. È a questo livello che occorre rimboccarsi le maniche.
Trattasi comunque di una spesa sanitaria pubblica inferiore di circa l’1,5% rispetto a quella tedesca o francese, con una qualità del servizio (soprattutto in diverse aree del Centro-Nord) senza eguali nel resto d’Europa.