Perugia e il suo food district In evidenza
Limpiccione su Piacere Magazine n.102
Perugia e il suo food district
Dopo molte indiscrezioni e due riunioni, la Conferenza dei Servizi ha deciso di rilasciare l’autorizzazione alla nota catena di fast food McDonald’s ad aprire il suo quarto punto vendita in città. Non ci sarebbe nulla da eccepire se non fosse per l’area già densamente popolata di attività legate al cibo. Infatti il luogo scelto è quello dello spazio dove sorgeva lo storico negozio Mipatrini a due passi dalla fermata Cortonese del Minimetrò. Ora non può che aumentare l’imbarazzo della scelta: piadine, pizzette, sushi e hamburger in ogni salsa. Una via, la Trasimeno Ovest, che più che una grande arteria d’ingresso alla città, sembra essere diventata una vera e propria stazione di rifornimento culinario. Con l’apertura del nuovo fast food ora si che le ‘arterie’ si potrebbero definitivamente intasare. Adesso non ci sono più scuse… per avvicinarsi al centro. Chissà se Bud Spencer e Terence Hill verranno invitati all’inaugurazione. Loro si che sarebbero degli ottimi testimonial
L'olio e la verità tornano alla sommità
«Olio spacciato per extravergine mentre in realtà non lo era, una mazzata al Made in Italy». È questo uno dei tanti titoli di questi giorni. Che sotto ci fosse qualcosa di strano si era capito da un po' di tempo. Ma ora che iniziano a fioccare le prime verità, sembra che tutti cadano dall’olivo. I risultati dei campioni analizzati hanno dimostrato che il finto olio extravergine non è nocivo per la salute ma che è stato “solo” messo in vendita (visto la scarsa qualità) a un prezzo più alto di quello dovuto. La verità è che ormai di (extra) vergine non c’è rimasto più niente, spesso neanche l’olio. Perciò non stupisce leggere che tra le famose aziende coinvolte ci sia anche l’azienda Coricelli di Spoleto - insieme alle già note Carapelli, Bertolli, Santa Sabina, Sasso, Primadonna e Antica Badia - visto che oggi vale più il profitto che il prestigio. Comunque sembra che l’inchiesta si stia allargando a macchia d’olio… occhio a non scivolare!
Una Regione picCina pone il veto al viaggio del compagno Leonelli
Sembrava tutto perfetto: avviso, vado in Cina, colpisco e torno. Tutto era iniziato con un auto-dichiarazione dello stesso segretario del PD umbro Giacomo Leonelli che, per smorzare le polemiche sul nascere, su Facebook scriveva: «È vero! Domani partirò per la Cina, in missione istituzionale, per un viaggio organizzato e pagato interamente da privati e autorità Cinesi, senza che l’Umbria o lo Stato italiano versino un solo euro. […] Martedì 17 sarò in Aula per la seduta dell’Assemblea legislativa». E invece Leonelli non ha fatto i conti con il suo partito, o meglio con la presidente del Consiglio regionale Donatella Porzi (forse seccata di non essere della scampagnata) la quale, parlando di «strategia poco 'sportiva' del segretario regionale», ha di fatto spezzato le ali al giovane compagno a pochi metri dalla scaletta dell’aereo e al suo battesimo socialista. Peccato aver perso l’occasione, visto che per una volta si poteva ‘giocare’ agli esploratori a spese altrui. Ma di sicuro la Regione si saprà rifare in pompa magna e a spese nostre! Ottima disciplina compagno Leonelli
“Scroccare” il parcheggio potrebbe essere meno salato
Prolungare la sosta della propria autovettura oltre l'orario indicato sul ticket potrebbe non essere violazione del Codice della Strada, bensì inadempimento contrattuale. Lo aveva già stabilito il Ministero dell’Interno e ora la Commissione Bilancio del Comune di Perugia, su iniziativa dei consiglieri Pastorelli e Scarponi (Ncd), si conforma a questa lettura. In soldoni? Niente multa per divieto di sosta se si sfora l'orario indicato dal ticket: si pagherà solo il tempo extra del parcheggio, più una penale, da stabilire con regolamenti comunali. È arrivato il momento che anche la Sipa si adegui agli interventi ministeriali sul tema, - visto che negli anni ha solo aumentato il costo dei parcheggi - gettando nel dimenticatoio la brutta abitudine di far pagare quasi quaranta euro per pochi minuti di ritardo. Toccherà alla giunta ratificare la scelta della Commissione… intanto per ora beato inadempimento!
Volano stracci tra Waguè e Bori
‘Liberté, egalité, fraternité e rompicoglioné’. È il nuovo motto dell’assessore Dramane Diego Waguè che ha definito il consigliere comunale del Pd Tommaso Bori un “rompicoglioni”. Dopo lo scivolone di stile, pubblicato “a tradimento” da Pasquale Punzi, le spiegazioni: “Uno che al ballottaggio prende l’uomo nero che si allea con Romizi definendolo uno scandalo, mi sembra che non abbia capito tante cose - e poi - sono ragazzi che devono maturare, quando arriverà la fase della saggezza sarà un po’ più facile confrontarsi, romperà meno i coglioni e diventerà una figura della città”. Sui social tanta bagarre pro e contro Bori che twitta: “Meglio rompicoglioni che in vendita. Anzi in saldo”, smarcando con la battuta l’eccessivo polverone. Ora a Waguè non resta che passare al prossimo punto in agenda, sperando solo che sia di livello più aulico.
Tanto oro quanto pesa (il cashmere)
Il marchio Brunello Cucinelli si conferma anche per quest’anno uno dei brand più affermati nel settore della moda e dell'abbigliamento casual-chic. Infatti negli ultimi 9 mesi i ricavi netti sono arrivati a 317,6 milioni, con una crescita del 14,5% e un un’utile netto che aumenta dell’1,2% come annunciato dalla società di Solomeo. Inarrestabile dunque il Brunello umbro, divenuto celebre come il suo omonimo di Montalcino: «Dietro a questi risultati, immaginiamo un 2016 e il prossimo triennio, molto positivi, con una crescita a due cifre garbata» ha affermato il generoso Cucinelli. Non ci stupiremmo vedere colui, che tratta i dipendenti come figli e che si permette di affermare «abbiamo bisogno di tornare ad avere rispetto per i lavoratori. Non è chic lavorare 15 ore al giorno», “candidato” Papa, vincere un Nobel o perché no, un Oscar! Pertanto, non sarà tutto oro quello che luccica, potrebbe anche essere cashmere...