La prova del nove...mesi In evidenza
La prova del nove...mesi
Nel meraviglioso mondo della politica, c’è sempre spazio per promesse e dichiarazioni roboanti che poi però si scontrano con la realtà. Questa volta è il caso del bonus neo mamme voluto dalla Regione che pare però non essere sufficiente a compensare le richieste ricevute. È infatti notizia di qualche giorno fa lo stanziamento di un milione di euro in più per quest’anno e per il prossimo. Il bonus spetterebbe a 908 bambini nati ma andando a vedere la graduatoria uscita con la delibera del 3 agosto le domande sono state 2297. Considerando che nel 2022 in Umbria sono nati 5238 bambini si può dire che all’incirca questa misura al momento vada a beneficio di 1 mamma su 5. Bene le intenzioni, ma ora servono fatti e ri- sposte per tutti. Aspettiamo fiduciosi i numeri relativi a questo nuovo stanziamento!
Una narrazione fantasiosa della realtà
Chi credeva che per smaltire le liste di attesa della sanità umbra bastava ottimizzare i servizi e soprattutto pagare, appoggiandosi al privato, dovrà ricredersi. Perché l’obiettivo dell’azzeramento delle circa 72 mila prestazione arretrate entro il 31 luglio pare clamorosamente fallito. Nel piano erano state individuate in tutta l’Umbria ventidue strutture private, le quali, avendo risposto positivamente all’avviso pubblicato dall’Usl 1 e 2, entro luglio avrebbero dovuto erogare decine di migliaia di prestazioni arretrate. Una situazione assai complessa che conferma l’ennesimo fallimento sulla sanità pubblica sulla quale il governo nazionale investe sempre meno, e quello regionale pare soltanto capace di tagliare servizi e prestazioni.
Diaspora ad Umbria Jazz?
Aimone Romizi si dimette da consigliere di Umbria Jazz. Il cantante dei FASK, nominato in quota Comune di Perugia, lascia il suo incarico due anni prima della fine naturale del mandato. La sua decisione ha inevitabilmente alimentato una serie di speculazioni. C’è chi suggerisce che le dimissioni possano essere legate a disaccordi interni all’organizzazione o a cambiamenti strutturali che non erano in linea con le sue visioni. Altri ritengono che Romizi potrebbe aver deciso di concentrarsi su altri progetti. La cosa certa è che i tempi cambiano e anche Umbria Jazz, nonostante il grande successo dell’edizione del cinquantennale, ha bisogno di restare al passo con i tempi per mantenere vivo il grande interesse intorno all’evento. Nel frattempo, la palla passa a Palazzo dei Priori: sarà nominato un altro “giovane” o il Cda sarà lasciato orfano del suo esponente comunale fino a fine mandato?
I vi(tali)zi della politica
Nell’Umbria dei politici, sembra che i vitalizi stiano crescendo più rapidamente dei funghi per colpa (si dice) dell’inflazione. Nonostante lo stop nel 2015 ai vitalizi per i consiglieri regionali, qualcosa pare essere sfuggito di mano. Mentre altre regioni han- no deciso di mettere in pausa la rivalutazione dei vitalizi, qui da noi sembra che il cielo sia l’unico limite. Eppure questo fenomeno non interessa i pensionati comuni. Strano, vero? Perciò prepariamoci a versare un’extra di mezzo milione di euro per coprire questi vitalizi crescenti che rappresentano nientemeno che il 25% della spesa del Consiglio Regionale. Mentre i cittadini comuni si sforzano di stringere la cinghia, alcuni ex consiglieri regionali sembrano fare un pasto abbondante. L’abbondanza stufa e la carestia fa fame... ma non per i politici!