L'editoriale n.133
E se dovesse spuntare dai meandri del web un vostro amico che ha un cugino che nonostante il vaccino si è infettato lo stesso o se qualche novax proverà a sminuire i vaccini sostenendo che non fermano il contagio spiegategli che l’obiettivo del vaccino non è rendere impossibile un’infezione ma addestrare il nostro sistema immunitario a combatterla senza gravi conseguenze.
Deriva da viro-star: per uno Zangrillo che esce c’è un Galli che entra. Colpa, soprattutto, di un sistema mediatico moribondo che pur di raccattare audience ha trasformato i virologi in maître-à-penser, ma soprattutto ha reso la tv luogo improprio di dibattito scientifico. Perché un conto è sostenere che la diversità di vedute è il sale della scienza, un altro è spostare quel sano confronto dalle sedi preposte alla tv. Un malcostume che si è rivelato il principale fattore di analfabetizzazione scientifica dell’opinione pubblica.
Ma guardiamo avanti. Con fiducia e responsabilità. Forse la vita come la conoscevamo prima (o qualcosa che le assomiglia molto) può iniziare a ripartire. E qualche segnale promettente già si intravede: come il volo Perugia-Londra operato da Brititsh Airways, o come Umbria Jazz che annuncia Ben Harper. O come il ritorno in serie B del Grifo dopo appena otto mesi di inferno. Se in autunno potremo tornare allo stadio potremo persino dire, da tifosi, di non aver neanche percepito il sapore della serie C.