L’energia che fa bene al pianeta: dall'UE obiettivo 32% entro il 2030
Lampadine LED: vantaggi e funzionamento
Iniziamo dalle lampadine a LED che rappresentano ormai una realtà in tantissime città italiane. Grazie a questa tecnologia di illuminazione a diodi, abbiamo la possibilità di risparmiare sui consumi e di migliorare l’illuminazione domestica. I vantaggi del LED sono difatti tantissimi: in primo luogo sono economici, perché le suddette lampadine portano un risparmio che va dal 50% al 90%. Inoltre emanano meno calore e durano più a lungo delle comuni lampadine a incandescenza (la durata in alcuni modelli raggiunge le 50mila ore): ciò vuol dire che dovremo sostituirle di rado. Quali sono gli altri motivi che dovrebbero spingerci a rivoluzionare l'illuminazione in casa nostra? Il fatto che i LED sono eco-sostenibili, e consumando meno energia rappresentano un peso minore per l’ambiente. Infine è importante ricordare come i LED non emettano raggi infrarossi (IR) e raggi UV, risultando non dannose per la nostra saluta.
Energia green e fonti rinnovabili: come fare?
Quando si parla di energia green, si parla di quell’energia che proviene dalle cosiddette fonti rinnovabili. Nella lista di queste ultime troviamo ad esempio i pannelli fotovoltaici, i quali convertono i raggi del sole in energia. Ovviamente si aggiungono all’elenco anche gli impianti idroelettrici, quelli eolici e le centrali domestiche geotermiche. I primi sfruttano il moto dell’acqua, i secondi il vento e le ultime il calore proveniente dal sottosuolo. Così oggi è possibile scegliere degli operatori energetici attenti all'ambiente, come Accendi Luce e Gas di Coop che propone delle tariffe sull’energia elettrica molto convenienti con l'opzione per scegliere l'energia certificata green al 100%. Optando per un fornitore eco-sostenibile, si calcola un abbattimento delle emissioni di CO2 pari a -1.400 kg annui per singola famiglia.
Energia rinnovabile: la spinta dell’UE
Come detto in apertura l’Unione Europea spinge per aumentare i consumi di energia rinnovabile nei paesi membri. Si tratta di una decisione che rientra in tutte le politiche green già introdotte. L’obiettivo della nuova normativa è il seguente: portare il consumo di energia verde al 32%, entro l’anno 2030. Si tratta comunque di un obiettivo definito al ribasso: nel senso che l’UE ha previsto la possibilità di aumentare la percentuale, con una clausola di revisione attivabile dal 2023. Tuttavia possiamo affermare che questa è una spinta che ha un significato molto forte: l’aumento è infatti sostanzioso, rispetto al precedente accordo fissato a quota 27%.
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