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Sembra plastica ma non è...

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La bioplastica compostabile amica dell'ambiente

La bioplastica è un materiale biodegradabile che assomiglia alla plastica tradizione, ma che si distingue da quest’ultima proprio per il fatto che è compostabile, ovvero che si può buttare insieme al rifiuto organico.

Questo materiale è infatti formato da biopolimeri prodotti da fonti rinnovabili e che quindi sono compostabili proprio come ciò che viene gettato nell’umido: essendo dunque recuperabile mediante il processo di compostaggio, la bioplastica può essere gestita negli stessi impianti che trattano la frazione organica dei rifiuti urbani.

È importante spiegare che l’introduzione di questo materiale innovativo, seppur meritoria dal punto di vista ambientale, ha portato una serie di effetti collaterali sul sistema di raccolta differenziata. Non fanno eccezione gli impianti di trattamento che accolgono i rifiuti delle nostre città dove si riscontrano frazioni estranee, sempre crescenti, di bioplastiche all’interno dei contenitori per la plastica. Questo porta ad una diminuzione della qualità della plastica raccolta e rende sempre più complesso il suo utilizzo. Per questo, e anche per il fatto che molti prodotti in bioplastica compostabile sono gli stessi che vengono creati con la plastica standard, diventa fondamentale imparare a riconoscere le bioplastiche per poterle smaltire nel modo corretto, ovvero insieme alla raccolta dell’organico.

Per favorire il riconoscimento ed essere certi che la bioplastica possa essere raccolta con l’umido domestico, ogni imballaggio o prodotto in bioplastica compostabile riporta un marchio che ne certifica la conformità alla normativa UNI EN 13432:2002 e UNI EN 14995:2007.

Per verificare che il materiale sia effettiva- mente bioplastica compostabile, è necessario controllare la presenza sul prodotto di uno dei loghi che riporti la dicitura “compostabile”.

Quindi la regola è che gli imballaggi certificati come bioplastica compostabile vanno conferiti insieme al rifiuto umido. Inoltre, bisogna ricordare di utilizzare i sacchetti in bioplastica compostabile esclusivamente per la raccolta dei rifiuti umidi organici e non per raccogliere carta, plastica, vetro, metalli o il secco residuo.

Il tema delle bioplastiche è stato al centro del progetto di comunicazione “Usa, Ricicla, Bioplastica!” voluto dalle Aziende Sia, Tsa e Gesenu e promosso in collaborazione con il consorzio Biorepack che si occupa degli imballaggi in bioplastica, con la comune volontà di sensibilizzare i cittadini sull’importanza che la corretta differenziazione della bioplastica apporta all’ambiente.

Visita il sito www.gesenu.it e biorepack.org per saperne di più sull’intero progetto.

 

Sembra plastica ma non è...
   
Pubblicato in Umbria