Ospedale: insegne da serie...Bit In evidenza
Limpiccione su Piacere Magazine n.96
Ospedale: insegne da serie...bit
Una volta si usava Paint - famoso programma di Windows - per creare cartelli, disegni e tutto quello che poteva dare vita a grafiche accattivanti E comunicative. D’altro canto non c’erano altri mezzi. Ora, a distanza di qualche decennio, sembra che le cose non siano cambiate, almeno a Perugia. Infatti girando per i vari blocchi dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia si possono notare stoici cartelli segnaletici in formato 8 bit. Che sia uno studio antropologico per verificare le reazione di coloro che si trovano da quelle parti? Oppure si tratta semplicemente di ‘arte’ il cui significato noi comuni mortali non riusciamo a capire? Se da una parte i medici ospedalieri sprecano molti soldi pubblici per prescrivere esami inutili (la notizia è di qualche giorno fa), dall’altra si danno da fare per colmare il gap economico mettendosi a disegnare al computer i cartelli di attenzione e pericolo. Un’etica profonda almeno 24 bit...
Gradimento dei sindaci: Perugia batte Terni
Secondo la classifica annuale del “Sole 24 Ore” dedicata al gradimento dei primi cittadini, l’Umbria, nonostante la perdita di alcuni punti percentuali, rimane stabile. Nello specifico i dati di Terni e Perugia non sembrano scostarsi molto rispetto all’anno precedente. Il neo sindaco Andrea Romizi in quasi un anno di amministrazione entra in classifica al 39° posto con il 56% di gradimento. A Terni invece il sindaco Di Girolamo si attesta al 71esimo posto perdendo ben 9 punti percentuali rispetto al 59,5% relativi al ballottaggio di un anni fa. Dati questi che devono essere presi con le pinze e che valgono solo a livello statistico, visto che poi quello che veramente conta sono la gestione della città e i risultati ottenuti per la cittadinanza.
Minimetrò: fra puntualizzazioni e (possibili?) tagli
La Società Minimetrò non ci sta e cerca di mettere i puntini sulle “i” in seguito a una serie di articoli apparsi sugli organi di stampa e riguardanti la sua gestione e i risultati della stessa. Dai vertici fanno sapere che “Minimetrò rispetto a tale condizione, data la veste di società per azioni, persegue e genera sistematicamente, a beneficio dei propri soci, utili di esercizio. In tale contesto, riconducibile alla necessità in per tutto il mondo pubblico di rivedere al ribasso la spesa dei servizi pubblici, la Società sta operando un’attività di revisione della spesa riconducibile ad una riduzione della prestazione trasportistica, ovviamente nei limiti di un’adeguata preservazione della qualità del servizio, in stretto e professionale rapporto con l’assessorato del bilancio e della mobilità”. Tradotto: ulteriore riduzione per un servizio che non sempre si dimostra all’altezza delle necessità (soprattutto in termini di orari) della città?
Il Festival del Giornalismo in numeri
Dopo l’edizione 2014, passata alla storia per il successo del crowdfunding, anche l’edizione 2015 ha registrato grandi numeri. Un aumento di presenze rispetto allo scorso anno (tra le 55-65mila le cifre) con 279 eventi, tutti a ingresso libero, dei quali almeno la metà in traduzione simultanea in 17 sale dislocate nel centro storico di Perugia. 623 i relatori provenienti da 34 paesi diversi, più di 2500i giornalisti accreditati, oltre 170mila le visite al sito internet e 35mila gli accessi per i video del canale youtube del festival (15mila in più rispetto al 2014). Gli eventi più seguiti in diretta sono Stati il panel con Edward Snowden e l’incontro con chef Rubio e Zerocalcare, entrambi con circa 3.500 visualizzazioni tra live e on demand. Non potevano mancare gli ottimi dati di Twitter: l’hashtag #ijf15 ha prodotto circa 56mila tweet, provenienti da circa 11200 utenti diversi con oltre 500mila retweet. Per quanto riguarda Facebook sono state 420mila le visualizzazioni dei contenuti del festival, 15mila tra ‘mi piace’, commenti e condivisioni durante i 5 giorni. Un successo senza precedenti Per il festival che ha “donato” a Perugia e all’Umbria, anche se per pochi giorni, una connotazione internazionale senza pari.
Le mani della politica sulla BCC? No, grazie
Si è conclusa con la vittoria schiacciante di Massimo Meschini, la delicatissima tornata elettorale per il rinnovo delle cariche della BCC di Spello e Bettona. A margine dell’Assemblea dei soci del 25 aprile scorso, Meschini ha battuto il “rivale” Lucio Campagnacci con un risultato clamoroso: 860 voti contro 231. Il nuovo presidente ha fatto anche il pieno di consiglieri: 6 su 6. Vittoria netta, con ricadute politiche anche in virtù di due degli sconfitti: un assessore regionale in carica e un ex sindaco. Entrambi avevano sostenuto Campagnacci, provocando reazioni e polemiche. Perde chi voleva che la politica si occupasse di banca, vince chi voleva ribadire l’autonomia della Bcc dalla politica.
Perugia avrà il suo palio?
“Il Grifo e il Leone”. Così si dovrebbe chiamare la rievocazione storica la cui sperimentazione dovrebbe partire nel 2016 e che assegnerà a Perugia un “nuovo” palio come già da consolidata tradizione in alcune città umbre. Dopo che nel 2011 il consiglio comunale del capoluogo dette parere positivo sull’iniziativa, la Giunta Boccali la stroncò. Ora la nuova giunta, con portabandiera l’assessore alla Cultura Teresa Severini, è tornata a puntare sul “Palio” il quale dovrebbe essere inserito tra le altre grandi manifestazioni perugine, così da attrarre turismo e creare coesione in città. Intanto è già stato formato il comitato scientifico che si dovrà occupare della divisione della città in “fazioni”, degli aspetti storici, dei costumi, dell’organizzazione e soprattutto di preparare convegni storici mirati. La rievocazione dovrebbe far rivivere il periodo che va dal 1400 fino alla metà del 1450, quello del condottiero Braccio da Montone. Per i fondi si pensa a una sinergia fra pubblico e privato e crowdfunding. Ma allora perché non provare a rievocare il ‘gioco perugino’ più identitario come la sassaiola? Molti di sicuro avrebbero un pretesto per divertirsi...