Sensational... Umbria, accessi web da sagra In evidenza
Limpiccione su Piacere Magazine n.93
SENSATIONAL… UMBRIA, ACCESSI WEB DA SAGRA
Ormai si sa. La Regione Umbria è sempre stata fiera della campagna di promozione turistica che ha visto come protagonista il famoso fotografo Steve McCurry (e che la fantasia dei dirigenti regionali potrebbe continuare ad utilizzarlo anche per gli anni a venire). E questa sua fierezza l’ha persino voluta snocciolare con i numeri. Così, girando si possono vedere infinità di manifesti che riportano cifre come: 40.000 biglietti venduti, 5.500 cataloghi venduti, 9.500 amici Facebook e 15.034 accessi al sito. Analizziamoli. Passino i primi due dati, che da soli valgono la metà dell’ingaggio di McCurry (forse); passi anche il dato relativo agli amici di Facebook, che oltre ad essere un dato abbastanza basso, fa capire come la promozione turistica venga tristemente avvilita; ma quello che risulta più sconfortante è il dato relativo agli accessi web. 15.034 accessi in un anno? Non ci è chiaro perché sbandierare un dato tanto misero e brutto! La speranza è che questi accessi siano al giorno per un sito costato fior di quattrini e che dovrebbe far da traino al “fenomeno” Sensational Umbria. Perché diciamocelo chiaramente: neanche la Sagra dello Stinco e della Birra di Pianello in un anno raccoglierebbe briciole simili. Pur rappresentando l'Umbria più filologicamente di Steve l'americano. Per favore illuminateci.
AVVOCATO CARTASEGNA, NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI?
Quello di Mario Cartasegna è un nome ormai noto in tutta Italia. L'avvocato, ex dipendente del Comune di Perugia, sembra quasi disturbato dalle attenzioni che si sono create intorno alla sua figura, in virtù della pensione record da 651 mila euro l'anno: più di quanto guadagni il presidente Barack Obama. In fondo, stando alla sua “arringa”, l’ordinamento gli da ragione. Intervistato da Gian Antonio Stella per il Corriere della Sera, l'avvocato ammette candidamente: “Che cosa dovrei dire? No grazie? Non ho avuto concessioni spettacolari. Il posto fisso l'ho vinto per concorso e la percentuale sulle cause me l'ha riconosciuta nel 1978 il consiglio comunale di Perugia all'unanimità”. Alla domanda sul perché prenda così tanto rispetto a tutti i suoi colleghi dipendenti comunali Cartasegna risponde: “Ho fatto tantissime cause. E tantissime ne ho vinte” Imbarazzato per i soldi? “Perché mai? Prendo quel che l'ordinamento mi dà. Cosa dovrei fare? Rinunciare ai soldi? Dai”. Poi ci sono anche le tasse: “Non mi lamento, però ridò allo Stato 378 mila euro l'anno: non è da tutti”. Nel frattempo l’Inps ha avviato delle verifiche sul caso: ma dubitiamo che, in un paese così mal ridotto, possa uscirne un risultato meno penalizzante per le casse pubbliche e per il buon senso. Intanto chi se la gode è l’avvocato Cartasegna può dire senza problemi: CARTA CANTA!
FORCA CANAPINE: SETTIMANE BIANCHE SFUMATE DI GRIGIO
Un inizio anno non particolarmente roseo per il comune di Norcia. E neppure color bianco neve: gli impianti sciistici di Forca Canapine, infatti, nonostante le aspettative risalenti all’inaugurazione del 2013, risultano ancora chiusi nella zona di competenza nostrana. Per via della sua ubicazione al confine tra Marche e Umbria, l’impianto appenninico è sottoposto a due tipi di gestione: quella privata, per il tratto che si affaccia nella terra del Santuario di Loreto, e quella della provincia di Perugia per il tratto inutilizzato. Altro scoglio insormontabile: lo skipass unico. Se Nordica Due, nel marchigiano, riesce infatti a ottemperare all’onere, in territorio umbro la Provincia sembra impossibilitata a procedere, con profondo disappunto di operatori turistici e sciatori (pochi visto la carenza di neve). Un’epopea, questa, che prende vita nel lontano 2003, all’epoca dell’inaugurazione del nuovo impianto di risalita “Monti del Sole”, una seggiovia biposto dalla portata di 1200 persone che avrebbe dovuto favorire la creazione di un parco sportivo aperto tutto l’anno. Progetto rivelatosi fatiscente. La causa di questo ritardo andrebbe individuata nella gara di affidamento della gestione, appaltata nel 2012 ad una società di Ascoli Piceno per un valore pari a 5 milioni di euro. Trono abdicato, però: questa stessa società si sarebbe infatti ritirata all’indomani della vittoria, e senza esito sarebbe stato il passaggio di palla alla seconda in graduatoria. In un periodo storico in cui si ipotizzano le macroregioni che futuro possiamo avere se non ci accordiamo neanche per condividere uno skipass?
PROVINCIA DI PERUGIA E ASSENTEISMO: UN RECORD POCO NOBILE
Le informazioni raccolte dai siti internet delle amministrazioni interessate parlano chiaro: sono i dipendenti della Provincia di Perugia i più assenti del settore pubblico in Umbria. Dall’analisi dei dati validi per i tre Comuni più grandi (Perugia, Terni, Foligno) e le due Province dell’Umbria emerge limpidamente che ogni giorno un lavoratore su cinque non occupa il proprio scranno. Ferie, malattie, ricoveri, infortuni, legge 104/92, congedi parentali, malattia del figlio, aspettative sindacali e pubbliche, permessi: queste le motivazioni legate all’assenza dei dipendenti sul posto di lavoro, per un ammontare complessivo di circa due mesi l’anno. Dei 250 giorni lavorativi del 2014, infatti, ciascun impiegato è rimasto a casa oltre 50 giorni. Gli impiegati della Provincia di Perugia oltre 60: un tasso d’assenza media, questo, superiore non solo a quello degli altri enti ma anche alla percentuale registrata per l’anno precedente, con uno scarto pari allo 0.72% (dal 25.85% del 2013 al 26.57% del 2014). Ciò che colpisce maggiormente, tuttavia, è che al di sotto della pole position detenuta dalla Provincia di Perugia, gli altri enti occupino il podio e le posizioni limitrofe a partire da uno scarto di cinque punti percentuali: 20.5% per il Comune di Terni, 19.07% per la Provincia di Terni, 18.72% per il Comune di Perugia. Quinto posto per il Comune di Foligno, con l’amministrazione Mismetti che registra un tasso di presenze per i primi tre mesi del 2014 pari all’87%. Della serie “gli ultimi saranno i primi”!
REGIONE UMBRIA, SFILATA DI MODA PER USCIERI E PORTIERI
La Governatrice della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sicuramente non appartiene alla corrente di coloro che ritengono che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Così, per non far sfigurare la sua regione, oltre a continuare a premiare dirigenti, titolari di posizioni organizzative e impiegati, si è avvalsa del diritto di prendere parte alla lunga lista di enti pubblici sulle cui spese (più o meno folli) sarebbe da scriverci un libro. Come risulta dalle determina dirigenziali numero 11325 del 31/12/2104 e numero 3026 del 18/04/2014, sono stati spesi rispettivamente 38.440,23 euro in calzature per 85 dipendenti, tra autisti e portieri, per un totale di 452 euro a testa, e 144.684,63 euro per un appalto in materia di vestiario, calzature e accessori assegnato a una ditta siciliana, sempre per mettere a puntino, con 1.702, 16 euro a testa, gli 85 di cui sopra. Geniale l’idea di allargare i cordoni della borsa del denaro pubblico, in tempo di crisi e di elezioni regionali alle porte. Ringraziamo per lo spunto in più su cui riflettere in cabina elettorale.
AAA CERCASI PRIVATO – QUALCUNO SALVI IL TURRENO!
Sembra non vi sia altra speranza che il privato, per l’ex cinema-teatro Turreno. Festeggiato da poco il suo quinto anno di chiusura, è ormai evidente che l’Amministrazione comunale non sia stata capace di fare granché. Risuonano speranzose, tuttavia, le parole dell’assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni, fiducioso riguardo all’incontro tra la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la proprietà della struttura; incontro che avrebbe decretato la messa a punto di un modello gestionale simile a quello optato per il Mercato Coperto. Si tratterebbe cioè di individuare tramite bando un gestore privato che si accolli parte dell’investimento e la successiva gestione degli spazi. Un investimento parziale appunto perché a detta di Fioroni la Regione si sarebbe dimostrata disponibile a un impegno finanziario pari a due milioni di euro, contributo grazie al quale verrebbe garantito un intervento di carattere generale sugli interni del Turreno. Il privato, si stima, dovrebbe investire solo altri due milioni, con la promessa di una cessione della struttura ad un canone irrisorio, se non addirittura nullo. Un calderone d’intenti di fronte al quale i perugini attendono in trepidante attesa.
REGIONALI 2015: DI RICCI SENZA ACULEI E BOCCALI SENZA BIRRA
La campagna elettorale per le Regionali del 2015 entra nel vivo: Claudio Ricci, sindaco di Assisi, è il primo candidato a pagarne le conseguenze. “Il sindaco di centro-destra Ricci ha appoggiato a Perugia il candidato sindaco della sinistra Boccali contro Romizi. È affidabile?”: questa l’arringa gridata a caratteri cubitali dai manifesti di (in)dubbia provenienza realizzati in occasione della campagna elettorale, con tanto di foto dei due sedicenti alleati immortalati insieme all’interno della Sala dei Notari. Si tratterebbe, in realtà, di un tentativo di scartare a destra il potere attrattivo del sindaco di Assisi: la stessa foto, non a caso, risalirebbe ad uno degli incontri ufficiali allestiti per la presentazione del progetto PerugiAssisi 2019, e nulla avrebbe a che fare con un ipotetico incontro politico fra le due parti. Si individuano le tracce di un fuoco amico all’origine di questo qui pro quo, la cui scintilla risalirebbe al turbolento centrodestra assisiate, scosso com’è da lotte intestine. Colpi gobbi senza colpo ferire, per una campagna elettorale che promette imperdibili colpi di scena e che ancora lascia il tempo che trova
IMPRENDITORI AL POTERE, UNIAMOCI. LUCA CAPRAI COME BERLUSCONI?
Regionali 2015: non si fermano le sorprese, né a destra né a sinistra. È ormai noto il dissenso dell’on. Catia Polidori riguardo alla candidatura di Ricci, sindaco di Assisi. Non tutti sanno, tuttavia, che il candidato preferito dal vertice umbro di Forza Italia è un giovane imprenditore folignate, Luca Caprai, inventore del braccialetto in pizzo che ha rivoluzionato l’alta moda. Sarebbe stato lo stesso Silvio Berlusconi, si vocifera, a proporre la sua candidatura, ritenendolo la persona ideale per il nuovo corso di Forza Italia. Benché non abbia risposto con un no, l’imprenditore umbro avrebbe confessato che l’impegno politico sia attualmente estraneo ai propri interessi. In un momento così importante per la sua azienda, infatti, non Caprai vorrebbe rinunciare alla sua posizione di imprenditore, nonostante molti dirigenti umbri di Forza Italia sperino in un suo ripensamento. Le tensioni che minacciano la stabilità di Forza Italia all’interno del gruppo consiliare di maggioranza, d’altronde, sono innumerevoli, e stanno mettendo a dura prova anche la tenuta del giovane sindaco Andrea Romizi. Imprenditoria e politica sono forse destinate a intrecciare di nuovo il proprio corso (anche se come i raffinati pizzi, d’intrecci vivono sempre)?
BANDI REGIONALI REDATTI CON INCHIOSTRO SIMPATICO
Forse un caso, forse un incantesimo o forse coerenza. Palazzo Donini inaugura il nuovo anno all’insegna delle polemiche: nell’occhio della bufera (anche se sterile e come sempre passeggera), la scomparsa dal sito della Regione dei bandi emessi per la partecipazione a tre concorsi pubblici. La denuncia è partita dal consigliere regionale Gianluca Cirignoni il quale, rivolgendosi alla Giunta guidata da Catiuscia Marini, ha subito chiesto spiegazioni riguardo all’impossibilità di consultare il Bollettino ufficiale n. 53 serie Avvisi e Concorsi pubblicato il 30 dicembre scorso nel sito istituzionale, e contenente i tre bandi indetti per l’assunzione di due nuovi istruttori a tempo indeterminato e un dirigente a tempo determinato. Una segnalazione, auspica Cirignoni, capace di chiarire le motivazioni all’origine di questa scomparsa e schiarire le nubi riguardo all’operato della Giunta regionale, la sola deputata a pubblicare il Bollettino ufficiale della Regione Umbria così come previsto dall’articolo 9/2012. Unica speranza – adesso – un altro incantesimo, talmente potente da decretare l’annullamento dei concorsi ed il ritiro dell’avviso pubblico. Un auspicio più miracoloso che magico, in effetti.