Omega 3 In evidenza
In numerose occasioni, sia sociali sia professionali, mi è capitato di suggerire a pazienti con evidente sindrome metabolica, arruolabili come ideali nello Studio MeMeMe, cosa fare e come comportarsi
La tipizzazione evidente di alcuni (glicemia superiore a 100 mg/dl, circonferenza della vita oltre 102 cm per l’uomo o di 88 cm se donna, valori di trigliceridi oltre 150 mg/dl o colesterolo HDL inferiore a 50 mg/dl) mi permetteva di consigliare l’impiego di Omega 3.
Quindi oltre ai farmaci suggeriti dal proprio medico di famiglia o dallo specialista, oltre al consiglio di svolgere una sana attività fisica quantificabile con almeno 10.000 passi al dì, suggerivo di assumere 2 grammi al giorno di Omega tre durante i pasti principali al fine di contribuire alla riduzione del processo infiammatorio.
Ora, alla luce di una trasmissione andata in onda ai primi di gennaio sulla rete di Stato, mi vedo costretto mio malgrado a smentire per l’ennesima volta quanto affermato in tv. Affermare e classificare gli Omega 3 in base alla capacità di sciogliere un bicchiere di plastica, evidenziarne tossicità in base a quest’azione, significa raccontare in modo inesatto e superficiale una semplice modificazione chimica. Solo chi ha competenze in materia può comprendere senza allarmismi, ma con cognizione di causa, perché quel processo accade.
In chimica il simile scioglie il simile, sostanze polari sono solubili in solventi polari come accade per esempio con il sale da cucina nell’acqua.
Ora la molecola contenuta negli Omega 3 di origine naturale (quelli derivati ad esempio da originali e puri pesci azzurri, come sardine, acciughe e sgombri) ha una struttura 3 EPA e DHA simile ai trigliceridi ed altamente assimilabile essendo molto più biodisponibile: per fare un paragone, se siamo al 100% con l’olio di pesce naturale, questi Omega 3 hanno biodisponibilità al 124%. Esistono invece in commercio integratori con comunque Omega 3 ad alta concentrazione, ma non di origine animale, che hanno struttura simile agli Esteri Etilici EE il cui assorbimento è inferiore, ma mi raccomando, ricordate, non tossici, non velenosi comunque per l’uomo.
Ora la molecola presente in questi ultimi è un estere etilico ad alta concentrazione ed è considerata sicura dall’FDA ed adatta al consumo per essere umano, ma per via della sua particolare polarità è un buon solvente per le materie plastiche. Sottolineo solo solvente che non altera le strutture molecolari e non è tossico.
La tollerabilità e la sicurezza è comunque garantita perché la superfice del canale digerente umano è ricoperta da una mucosa, matrice acquosa polare che non ha alcuna affinità soluto/solvente con l’estere etilico.
Quindi per concludere, suggerisco di continuare ad assumere gli Omega 3 per tutti gli effetti benefici riscontrati sull’organismo umano con migliaia di studi diffusi: l’importante è acquistare prodotti di qualità, realizzati con la più elevata concentrazione di Omega 3 naturali derivanti dal pesce azzurro e possibilmente non integratori con alta concentrazione di esteri etilici.
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