L'editoriale n.94
Bene, sistemato il dolce tocca al salato. Anzi all'amaro. Amaro come le notizie poco rassicuranti che ancora una volta arrivano a indebolire l'immagine di Perugia (come se ne sentissimo il bisogno). Dal nuovo allarme sicurezza generato dall'incredibile serie di furti in corso Vannucci alle successive polemiche innescate dalle dichiarazioni dell'assessore Calabrese che ha parlato di infiltrazioni criminali che, destabilizzate dal cambio di governo cittadino, starebbero mandando segnali intimidatori alla città. Insomma chi, sentendo parlare di furti, aveva rivolto i sospetti su possibili raid di parlamentari in gita premio a Perugia, dovrà rivedere le sue teorie. Chi sta invece straordinariamente rivedendo le proprie teorie sono i componenti della ex maggioranza, senatrice Valeria Cardinali in primis, che ora danno la colpa dell'allarme sicurezza alle dichiarazioni di Calabrese. Dimenticando chi amministrava Perugia negli anni in cui Perugia si è trasformata nella capitale della droga e in un piccolo epicentro della microcriminalità. E dispiace dover attaccare una signora in un numero rosa, dedicato in tutto e per tutto all'universo femminile. Ma l'unico colore che genera discriminazioni a volte sembra essere quello del proprio credo politico che non permette di vedere oltre il proprio naso. E pensare che a volte tacere e non strumentalizzare sarebbe una scelta universalmente apprezzata (insomma, sia dall'universo maschile che da quello femminile e di base da ogni persona di buon senso). Poi se qualcuno pretende che in 9 mesi si risolvano problemi che non sono stati risolti in 15 anni, be' è un altro paio di maniche. Ma se a pretenderlo sono quelli che amministravano prima e che su queste politiche hanno perso le elezioni siamo al teatro dell'assurdo. Che si dia tempo al tempo. Avremo una Perugia sicura, solo se Perugia si-cura.