“Opera Ipogea”, in mostra le opere di Stefano Frascarelli
L’artista umbro esporrà a Scala insieme a Lello Torchia, Guido Airoldi, Giuseppe Ambrosio e Maurizio Taioli
“Opera Ipogea” è il titolo di due mostre che vedono protagonisti artisti attivi nel panorama contemporaneo italiano chiamati a confrontarsi con lo spazio della Cripta del Purgatorio, preziosa cappella altomedievale legata al culto popolare dei morti, in Piazza del Municipio, a Scala (Salerno). Gli artisti coinvolti sono Guido Airoldi, Giuseppe Ambrosio, Stefano Frascarelli, Maurizio Taioli, Lello Torchia e l’umbro Stefano Frascarelli. Il titolo “Opera Ipogea’ accomuna dunque le due esposizioni con l’intento di celebrare il luogo che ospiterà le opere degli artisti e ne ispirerà l’allestimento.
La prima mostra si aprirà domenica 3 dicembre alle 17 ed è quella che vedrà dialogare le opere di Stefano Frascarelli e Lello Torchia. I due artisti, rispettivamente di Assisi e Napoli, in una recente occasione hanno presentato un progetto comune durante l’ultima edizione de “Il Cortile di Francesco” organizzato dal Sacro Convento di Assisi.
Le differenti tecniche, pittura per Frascarelli e scultura per Torchia, e i differenti linguaggi, rispettivamente legato al colore e alla mancanza di forma il primo, il secondo segnato da una manipolazione evocativa della materia, consentono una lettura nitida del lavoro di ciascuno degli artisti e lasciano spazio ad una possibilità di compensazione che renda l’intera mostra omogenea.
La mostra, a cura di Minigallery Assisi, resterà aperta fino al 4 febbraio.
Stefano Frascarelli è nato il 16 marzo del 1981 ad Assisi dove vive e lavora. È autodidatta e utilizzando il proprio studio anche come spazio espositivo, da anni intrattiene rapporti diretti con molti artisti della sua regione e del resto d’Italia.
Si dedica principalmente alla pittura prediligendo la tecnica degli smalti abbinati alle superfici in plexiglass. La corrente artistica che dagli inizi lo seduce maggiormente è quella dell’espressionismo astratto e delle realtà che intorno ad esso si sono sviluppate in modo particolare nel contesto americano. La sua pittura trae la prima ispirazione dalla
natura e dagli elementi che la compongono. Il fine ultimo della sua pittura è quello di dare vita, con l’insieme di colori e forme, a un ideale estetico composto da un unicum armonioso.
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