L'opera di Dreyer "C'era una volta" musicata dal vivo
Al PostModernissimo il film sarà sonorizzato dal vivo da un trio di grandi musicisti: Stefano Pilia alle chitarre, Julia Kent al violoncello e Paolo Spaccamonti chitarre/loops.
Stefano Pilia
Il suo lavoro si è avvicinato sempre più all’indagine della dimensione scultorea e spaziale del suono sia attraverso la pratica esecutiva strumentale sia attorno alla ricerca dei processi di registrazione e produzione sonora. E’ tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant rock. Suona dal vivo principalmente in solo, con In Zaire. Dal 2008 è parte dei Massimo Volume e dal 2012 chitarrista di Rokia Traoré. Collabora stabilmente con David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio e nel "Sogno del Marinaio" con MIke Watt al basso e Belfi alla batteria. Ha collaborato frequentemente alla realizzazione del suono (sia live che su supporto) per produzioni teatrali, reading, film, installazioni e video arte (Zimmerfrei, NIco Vascellari, Homemovies, Wuming2, Emidio Clementi, Le luci della centrale elettrica...). Ha collaborato con artisti e musicisti come, Rokia Traoré e John Parish, Phill Niblock, Marina Rosenfeld, David Tibet e ZU, Giuseppe Ielasi, Z'ev, Black Forest Black Sea, Rhys Chatam, David Maranha, Manuel Mota. Ha pubblicato lavori discografici con numerose etichette italiane ed estere (Die-Schachtel, Presto?!, Hapna, LastVisibleDog, Sedimental, Soleilmoon, 8mm…).
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Paolo Spaccamonti
Chitarrista di estrazione sperimentale, Paolo Spaccamonti non ha mai perso occasione di affiancare alla propria attività solista collaborazioni di prestigio e le più diverse possibili, che fossero l’accompagnare il giornalista Maurizio Blatto nei suoi reading Mohicani o il sonorizzare film muti come Rotaie e Drifters (in questo caso in duo con Ben Chasny / Six Organs Of Admittance) e i documentari "Vite da recupero" e "Una storia di trasporto". Numerosi sono poi i risultati su disco già solo di questi ultimi anni: l’lp Spaccamombu, fusione in studio con i romani Mombu, lo split lp con Stefano Pilia e nel 2014 la musicassetta Burnout divisa con Daniele Brusaschetto. Oltre a incroci con Damo Suzuki (CAN), Fabrizio Modonese Palumbo, Chicco Bertacchini (Starfuckers) e i video-artisti MASBEDO (per 'Todestriebe', in mostra presso la Fondazione Merz di Torino) che non fanno che aggiungere a un curriculum in solitario già di assoluto livello, come testimonia l’accoglienza ai primi due album, "Undici Pezzi Facili" e "Buone Notizie" ed al terzo e nuovissimo lavoro "Rumors", uscito nella primavera del 2015.
Julia Kent
Nata a Vancouver, in Canada, e residente a New York. Compone facendo uso di violoncello, loops, suoni ambientali e tessiture elettroniche. La sua impronta musicale è stata descritta come “cinematica e impressionista”, “organica e forte”, e “impegnata e spiccatamente personale". Julia Kent ha realizzato quattro album e un ep. L'ultimo "Asperities" è uscito ad ottobre 2015 sull'etichetta inglese Leaf. Julia Kent ha scritto musica per cinema, performance teatrali, e di danza; e ha suonato dappertutto in Europa e Nord America, esibendosi durante festival come il Primavera Sound a Barcellona, il Reeperbahn festival a Amburgo, il Meltdown a Londra, e l'Unsound Festival a New York.
sabato 23 gennaio 2016 ore 21.30
biglietto unico 10 euro
Info e prenotazioni 075-9664527
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