A Benevento una casa alimentata completamente a idrogeno

In un momento storico in cui si fa sempre più necessario parlare di energia, spicca la notizia che a Benevento esista il primo edificio in Europa alimentato completamente a idrogeno.

Questa casa soddisfa i suoi bisogni energetici tramite un microgeneratore a celle a combustibile ad ossidi solidi basato sull’idrogeno puro. La fuel cell è alimentata a 100% idrogeno. Con questo sistema è possibile provvedere all’elettricità e al calore.

Un modo questo per testare direttamente sul campo le nuove tecnologie. Con l’utilizzo dell’idrogeno, l’unico prodotto di scarto è il vapore acqueo. È stata l’Università del Sannio a mettere a punto questa casa all’interno della quale vivono due studentesse universitarie.

La pelle elettronica

La nuova frontiera della medicina

Molto simile a un cerotto, la pelle elettronica wireless è una pellicola che aderendo all’epidermide ne capta le informazioni trasmettendole poi a un ricevitore.

Elaborata da un team di ingegneri di Boston, questo cerotto smart diventa un importante strumento di valutazione delle salute, monitorando la pressione sanguigna, o i livelli di glucosio, i battiti cardiaci.

Essendo poi prive di batterie e sensori, queste e-skin sono facili da indossare anche per lunghi periodi.

Questa “pelle” non funziona come le precedenti con sensori e circuiti, ma mediante un dispositivo a onde acustiche di superficie e un’antenna.






Vertical Farming

Il mercato delle fattorie verticali

Il futuro si chiama Vertical Farming. Fattorie verticali che riporteranno, tra le altre cose, l’agricoltura in città. L’impatto dei cambiamenti climatici sul nostro pianeta renderà sempre più impraticabili alcuni spazi oggi usati per l’agricoltura.

Questa e altre considerazioni spingono gli esperti del settore a valutare queste farm come soluzioni per la produzione di cibo nel futuro.

Le Vertical Farm risulterebbero quindi uno strumento strategico anche alla luce del fatto che fattori al giorno d’oggi rilevanti e decisamente impattanti sulle coltivazioni, come il meteo, i cambiamenti climatici appunto e la qualità del suolo, saranno sempre più ininfluenti nella produzione agricola di questo tipo.