L’unico esempio in Italia di metropolitana leggera che viaggia su binari situati quasi integralmente
al di sopra del livello stradale, fa ancora discutere.
Dall' assemblea dei soci emerge che per quanto riguarda l’andamento dell’utenza, il 2015 ha fatto
registrare un incremento della stessa di circa il 3%, certamente ancora troppo poco rispetto ai
numeri previsti, infatti, secondo le stime presentate durante la fase di approvazione, il Minimetrò
avrebbe dovuto essere utilizzato da una media di 15mila persone al giorno. A otto anni dalla sua
entrata in funzione però, siamo ancora lontanissimi da questi numeri. L' opera di trasporto pubblico,
concepita come soluzione di avanguardia nel campo della mobilità alternativa, sembra non abbia
risolto i problemi della circolazione stradale. Sarà a causa degli orari di apertura e soprattutto di
chiusura, ritenuti da molti inadeguati a soddisfare le esigenze degli utenti, sarà a causa del breve
tratto coperto dal Minimetrò, (circa 3 km, da Pian di Massiano, nella periferia della città, al centro
storico, passando per la stazione ferroviaria), o ancora a causa dell' aumento del costo dei biglietti
con contestuale riduzione degli autobus, ma l' ultimo rapporto di Euromobility assegna a Perugia il
terzo posto nella classifica delle città italiane sopra i 100mila abitanti con più automobili pro capite.
Come se non bastasse, circa un anno fa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l' ha inserito
nell' anagrafe delle opere incompiute. Il progetto originario infatti prevedeva anche un tratto che
collegasse Pian di Massiano a Monteluce, mai realizzato.