Tweet contro donne e gay: al Nord i picchi di violenza più elevati
Uno studio ha portato a mappare la violenza sul social network. Misoginia e Omofobia in tutte le regioni italiane
Indagando Twitter si scova violenza. E intolleranza, soprattutto al Nord. Un’indagine sui diritti condotta da Vox Osservatorio, tra gennaio e agosto dell’anno scorso, che per la prima volta analizzato il social network Twitter per costruire una mappa dell’odio e dell’intolleranza in Italia. Sono oltre un milione i messaggi registrati che prendono di mira donne quasi sempre con insulti di natura sessuale. Ne emerge che la misoginia, l’odio contro le donne, è la forma di intolleranza più diffusa, in tutta Italia, ma con con picchi in Lombardia, Friuli, Campania, tra il sud dell’Abruzzo e il nord dell Puglia e il Salento. Molti, oltre centodiecimila, anche i messaggi contro gay e lesbiche: la regione più omofoba su Twitter è la Lombardia, seguita da Friuli e Campania
I ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, della Sapienza di Roma e dell’Università di Bari hanno costruito delle mappe dopo aver raccolto oltre due milioni di tweet che prendevano di mira donne, gay, immigrati, disabili ed ebrei, scorporando quelli geolocalizzati (circa 43 mila, il 2,3% del totale, in linea con analisi analoghe effettuate dalla Humboldt University negli Stati Uniti) e usandoli per stabilire si concentravano statisticamente i messaggi misogini e omofobi.
L’insulto sessuale è alla base di questa forma di violenza, a discapito principalmente delle donne, che è presupposto a livello psicologico di quella mentalità che spesso porta alla violenza fisica: donne picchiate, violentate, uccise. Un odio profondo che sembra avere ragioni quasi ataviche. Stesso odio che si rivolge ai gay maschi: un’omofobia che riduce l’essere umano a mero atto sessuale, privandolo della propria umanità.