Costanza Laliscia, pluricampionessa di endurance
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Talento e determinazione
Testo: Virginia Flavia Lunari - Brano: I want to break free - Queen
Costanza Laliscia giovane perugina pluricampionessa di Endurance, uno degli sport equestri di maggior diffusione al mondo, è riuscita a coniugare l’amore e il rispetto per i cavalli e per la natura con il talento e la determinazione che uno sport così duro richiede. Noi di PM abbiamo voluto conoscerla meglio.
Raccontaci un po’ di te: chi è Costanza Laliscia?
Sono una studentessa, atleta e coach. Frequento il terzo anno di corso di Scienze motorie e sportive all’Università degli Studi di Perugia, porto avanti la mia attività agonistica per quanto riguarda l’endurance e il tempo restante insegno nella nostra struttura, Italia Endurance Stables & Academy.
Com’è iniziato il tuo percorso nel mondo dell’equitazione?
Ho iniziato fin da piccola, la mia famiglia ha sempre avuto la passione per i cavalli, in particolare mio padre, il quale ha vinto il campionato del mondo di endurance nel 2005. Ho intrapreso il mio percorso prima nelle discipline olimpiche, salto ad ostacoli, completo e dressage, successivamente mi sono affacciata al mondo dell’endurance all’età di 8 anni, facendo gare a livello “pony”, poi a 14 anni sono entrata nel circuito agonistico. I miei genitori mi dicono spesso che ho imparato prima a cavalcare e poi a camminare.
La tua disciplina è l’endurance, puoi spiegarci in cosa consiste?
Endurance significa resistenza, la disciplina prevede delle vere e proprie gare di resistenza. Il cavallo, in un giorno, può percorrere fino ad un massimo di 160 chilometri, i quali sono suddivisi in giri. Al termine di ognuno di essi, si torna al punto di partenza chiamato “cancello veterinario”; qui i veterinari controllano le condizioni fisiche del cavallo e se esse risultano ottimali, si ottiene l’idoneità per riprendere la gara. La vittoria è certificata solo dopo che il cavallo supera la visita, poiché il benessere dell’animale viene prima di tutto.
Qual è la motivazione che ti spinge a fare sempre del tuo meglio e quali emozioni e sensazioni ti suscita questa disciplina?
Lo sportivo in generale è sempre stimolato a dare il meglio per superare se stesso e per confrontarsi con i propri avversari. C’è un lato emotivo nel mio sport: si condividono emozioni con il cavallo, quest’ultimo mi trasmette delle sensazioni ed io devo essere brava a capirle.
Quanti e quali titoli hai conquistato nella tua carriera sportiva?
Ho vinto diversi titoli, sicuramente il più importante è la vittoria nel campionato europeo 2019.
Un’ultima domanda, cosa diresti a chi si approccia alla tua disciplina oggi?
Direi di farlo senza paura, però di affidarsi sempre a dei professionisti. L’endurance, spesso, viene visto come una mera e semplice passeggiata a cavallo, in realtà dietro c’è un mondo, c’è uno studio, ci sono figure professionali che lavorano nel settore. Fattore molto importante è il contatto con l’animale che ti permette di crescere sia a livello emotivo che personale.
www.italiaendurance.it
Costanza Laliscia giovane perugina pluricampionessa di Endurance, uno degli sport equestri di maggior diffusione al mondo, è riuscita a coniugare l’amore e il rispetto per i cavalli e per la natura con il talento e la determinazione che uno sport così duro richiede. Noi di PM abbiamo voluto conoscerla meglio.
Raccontaci un po’ di te: chi è Costanza Laliscia?
Sono una studentessa, atleta e coach. Frequento il terzo anno di corso di Scienze motorie e sportive all’Università degli Studi di Perugia, porto avanti la mia attività agonistica per quanto riguarda l’endurance e il tempo restante insegno nella nostra struttura, Italia Endurance Stables & Academy.
Com’è iniziato il tuo percorso nel mondo dell’equitazione?
Ho iniziato fin da piccola, la mia famiglia ha sempre avuto la passione per i cavalli, in particolare mio padre, il quale ha vinto il campionato del mondo di endurance nel 2005. Ho intrapreso il mio percorso prima nelle discipline olimpiche, salto ad ostacoli, completo e dressage, successivamente mi sono affacciata al mondo dell’endurance all’età di 8 anni, facendo gare a livello “pony”, poi a 14 anni sono entrata nel circuito agonistico. I miei genitori mi dicono spesso che ho imparato prima a cavalcare e poi a camminare.
La tua disciplina è l’endurance, puoi spiegarci in cosa consiste?
Endurance significa resistenza, la disciplina prevede delle vere e proprie gare di resistenza. Il cavallo, in un giorno, può percorrere fino ad un massimo di 160 chilometri, i quali sono suddivisi in giri. Al termine di ognuno di essi, si torna al punto di partenza chiamato “cancello veterinario”; qui i veterinari controllano le condizioni fisiche del cavallo e se esse risultano ottimali, si ottiene l’idoneità per riprendere la gara. La vittoria è certificata solo dopo che il cavallo supera la visita, poiché il benessere dell’animale viene prima di tutto.
Qual è la motivazione che ti spinge a fare sempre del tuo meglio e quali emozioni e sensazioni ti suscita questa disciplina?
Lo sportivo in generale è sempre stimolato a dare il meglio per superare se stesso e per confrontarsi con i propri avversari. C’è un lato emotivo nel mio sport: si condividono emozioni con il cavallo, quest’ultimo mi trasmette delle sensazioni ed io devo essere brava a capirle.
Quanti e quali titoli hai conquistato nella tua carriera sportiva?
Ho vinto diversi titoli, sicuramente il più importante è la vittoria nel campionato europeo 2019.
Un’ultima domanda, cosa diresti a chi si approccia alla tua disciplina oggi?
Direi di farlo senza paura, però di affidarsi sempre a dei professionisti. L’endurance, spesso, viene visto come una mera e semplice passeggiata a cavallo, in realtà dietro c’è un mondo, c’è uno studio, ci sono figure professionali che lavorano nel settore. Fattore molto importante è il contatto con l’animale che ti permette di crescere sia a livello emotivo che personale.
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