Dancity Winter 2022, un successo annunciato In evidenza
di Paolo Sciamanna
Quest'anno il Dancity di Foligno si è preso la rivincita ed ha pareggiato il conti con il covid! Beh sì, del resto avevamo perso una edizione, quella dell'annus orribilis 2020. L'anno in cui abbiamo fatto i conti con una pandemia su scala mondiale.Una delle categorie più colpite è stata proprio quella degli artisti che si esibivano dal vivo, musicisti e teatranti in primo luogo.
Forse, inconsciamente, è per questo motivo che quest'anno l'organizzazione ha voluto fare due edizioni in un anno. Per la prima volta infatti abbiamo assistito a due edizioni, quella estiva e quella di cui parliamo oggi, il Dancity Winter 2022.
Tre indimenticabili nottate di musica (29, 30 e 31 dicembre), con uno sguardo attento al panorama culturale contemporaneo. Come nelle due precedenti edizioni invernali (2019 e 2021) il tutto si è concentrato praticamente nell'auditorium San Domenico. Musica ininterrotta a partire dalle 19 e fino all'alba per tutte e tre le serate.
Come sempre vi raccontiamo qualcosa delle esibizioni che ci hanno colpito di più.
Il festival si è aperto il 29 dicembre con Katatonic Silentio & Demetrio Cecchitelli. Lei ricercatrice e performer, unisce l'esplorazione musicale con la sua passione per antropologia e sociologia. Suoni e ritmi ancestrali si ritrovano in molte sue composizioni. Lui giovane sperimentatore, classe 1997, più orientato all'ambient. Un set il loro particolarmente espanso, onirico, dilatato, avvolgente fluttuante. Hanno riempito con le loro dense e penetranti sonorità tutto lo spazio del meraviglioso auditorium San Domenico. Geniali e creativi gli interventi di video arte sull'enorme schermo posteriore.
Video-arte di altissimo livello anche per l'esibizione dei Plaid. Duo inglese attivo dai primi anni 90 che vanta collaborazioni con Bjork e con Trent Reznor (leader dei Nine Inche Nails e 2 volte oscar come miglior colonna sonora). Li ricordo dal vivo anche a Perugia di fronte alla chiesa di San Francesco al Prato, più o meno una dozzina di anni fa. La loro esibizione è stata come sempre di un livello artistico fantastico e nel contempo gioiosa e "solare", con addirittura qualche moderata spruzzata di progressive anni 70. Molto comunicativi anche nei confronti del pubblico. In questo la presenza di una chitarra nel loro set forse ha favorito un'ulteriore trait d'union.
Laura Agnusdei & Daniele Fabris
Un duo veramente improbabile, se non fosse che siamo al Dancity, dove tutto può accadere! Lei sassofonista sperimentale, che usa uno strumento acustico tradizionale per ampliarne le possibilità espressive secondo moduli mai esplorati. Lui è un producer, programmatore ed elaboratore in tempo reale di sonorità. Hanno disciolto i suoni del sax, li hanno sprofondati nelle viscere della terra e poi li hanno fatti risorgere con un Dna inaspettato. Una esibizione letteralmente indimenticabile.
Coucou Chloe
Francese, vive a Londra, profondamente ispirata da molte delle culture degli anni novanta, tra cui il rap di Snoop Doggy Dog. La sua musica è stata definita "deconstructed club music", sintesi che trovo assolutamente azzeccata. Fisicità femminile, dolcezza onirica e hip hop frastagliato. Un sodalizio telepatico con la Bristol degli anni 90 (Tricky!). Coinvolgente, appassionata ed appassionante. Dialogava col pubblico dopo averlo richiamato ed esortato ad avvicinarsi e i presenti hanno risposto, coralmente. Coucou è stata trattenuta a lungo dall'entusiasmo e lei si è concessa volentieri alla danza e al ritmo, duettando con il calore dei ragazzi sotto il palco.
Anche quest'anno mi piace sottolineare l'eccellente gestione dell'evento. Tutto ha funzionato perfettamente, l'organizzazione generale, la parte tecnica sul palco, la sicurezza, i bar e le varie bancarelle di cibarie calde preparate nel chiostro.
Oltre alle esibizioni più "sperimentali" al piano superiore chi voleva aveva un ambientazione più dance floor.
Che altro dire se non che il Dancity si conferma come ogni anno, un festival da non perdere. Un'immancabile fiore all'occhiello, una gemma vera in più tra i Festival di eccellenza che l'Umbria sa offrire, con buona pace dei megapalchi e delle audience milionarie...
Intanto l'organizzazione ha già annunciato le date della edizione estiva 2023: 1, 2, 3 giugno.
Rimaniamo sintonizzati!
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