Raffaello in Umbria e la sua eredità in accademia In evidenza
Organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte a Palazzo Baldeschi sarà visibile fino al 6 gennaio 2021
Tra reale e virtuale Raffaello animerà le sale di Palazzo Baldeschi: focus, sull’attesissima mostra organizzata da Fondazione CariPerugia Arte e Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia
Tra reale e virtuale: è così che Raffaello abiterà le sale di Palazzo Baldeschi al Corso fino al 6 gennaio 2021. Il sommo artista italiano arriverà infatti in una versione digitale senz’altro coinvolgente, e i visitatori potranno persino vederlo mentre disserta con suo padre e con il suo maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino. La cosa eccezionale è che si potranno ammirare, a Perugia, tutte ma proprio tutte le opere legate all’Umbria, oggi conservate nei più importanti musei del mondo. Non solo: la sua eredità artistica verrà raccontata attraverso la produzione dei grandi maestri di cui fu fonte di ispirazione. È così che la Fondazione CariPerugia Arte e l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” hanno scelto di rendere omaggio a Raffaello Sanzio a 500 anni dalla sua scomparsa con la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” che, dopo il rinvio a causa dell’emergenza Covid-19, aprirà i battenti il 18 settembre a Palazzo Baldeschi a Perugia.
La mostra è divisa in due sezioni: la prima a cura di Francesco Federico Mancini, con la regia della Fondazione CariPerugia Arte e il contributo della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche e dell’Archivio di Stato di Perugia, la seconda dal sottotitolo “L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento” realizzata dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci, con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei Beni dell’accademia.
Dopo il rinvio causato dall’emergenza Coronavirus, prende il via “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia”, la mostra rende omaggio all’artista a 500 anni dalla sua scomparsa: saranno esposte tutte le opere legate all’Umbria, oggi conservate nei più importanti musei del mondo
A Palazzo Baldeschi prenderà vita un’esperienza immersiva dove si potranno ammirare in sequenza tutte le opere umbre del Maestro – se ne contano ad oggi dodici - permettendo ai visitatori di esplorarne anche i dettagli, accompagnati da informazioni lette da una voce narrante. L’esperienza emozionale e innovativa di questa parte multimediale della mostra è data proprio dall’intreccio tra suggestioni visive e sonore.
In un’altra sala del palazzo, sempre grazie alla magia degli effetti multimediali, partendo da famosi ritratti alcuni attori in costume rinascimentale porteranno in scena il pittore urbinate attraverso due dialoghi: il primo (siamo nel 1494), è una conversazione che vede un Raffaello undicenne portato dal padre Giovanni Santi presso la bottega del Perugino, a cui viene chiesto di accoglierlo tra i suoi allievi. Il secondo, a questo punto Raffaello ha 21 anni, è un confronto con il Perugino che ruota intorno ai due capolavori che raffigurano lo Sposalizio della Vergine.
Fiore all’occhiello della mostra tre prestigiose opere del Rinascimento umbro appartenenti alla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e realizzate da tre maestri a cui Raffaello si ispira e con i quali si relaziona quando arriva in Umbria: la Madonna col Bambino e due cherubini di Perugino, la Madonna con il Bambino e San Giovannino di Pinturicchio e il Santo Stefano lapidato di Luca Signorelli.
L’EREDITA’ DI RAFFAELLO IN ACCADEMIA
La sezione della mostra, dal titolo “L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento” si articola in quattro parti tematiche e cronologiche che vogliono mostrare e dimostrare come, per tutto l’Ottocento, Perugia, grazie alla presenza di Tommaso Minardi, fu un epicentro insieme a Roma della corrente purista e del ritorno all’arte di ispirazione religiosa. L’Accademia infatti fu un vivaio di talentuosi pittori che rielaborano la lezione degli antichi maestri, Perugino e Raffaello prima di tutti, attualizzandone modelli e stile, interpretando quel gusto neo-rinascimentale, molto apprezzato anche dal collezionismo e dal mercato internazionali dell’epoca.
“RAFFAELLO IN UMBRIA E LA SUA EREDITÀ IN ACCADEMIA”
Organizzazione: Fondazione CariPerugia Arte e Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”
Sede: Palazzo Baldeschi
Corso Vannucci, 66 / 06121 Perugia
Date: 18 settembre 2020 / 6 gennaio 2021
Info e prenotazioni: T. 075 5734760
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