Grazie all’avvento di Twitter, che oggi compie dieci anni, si possono condurre anche ricerche di questo genere: Voices from the Blogs per la quarta giornata della felicità, indetta dall’ONU, ha creato l’ebook iHappy 2015 edito dal Corriere della Sera che mostra le zone più felici e quelle meno felici.
Grazie all’analisi dei tweet, provincia per provincia, si è scoperto in quale zona d’Italia si vive più felici e in quale la felicità fatica ad esserci.

Il premio come regione più felice va alla nostra, l’Umbria, mentre al secondo posto, ai vertici da tre anni consecutivi, c’è la Puglia. Nel gradino più basso del podio il Trentino Alto Adige.
Tra le provincie trionfa Novara, che precede Genova e Lucca. Bene anche Firenze, Cagliari e Bari presenti nella top 10 delle città più felici. Un bel balzo in avanti anche per Roma (41° posto rispetto al 102° del 2014) e Milano (27° posto).

Ma come si misura la felicità su Twitter? Il campione di certo è ristretto e non ha alcuna caratteristica che lo possa rendere rappresentativo, dal momento in cui non è possibile misurare l’umore di tutti gli utenti Twitter. 
Ma partendo dal campione limitato, integrato da una codifica manuale periodica che distingue i dati contenenti un linguaggio di gioia, rabbia, tristezza e malumore vario, e attraverso l’applicazione iSA (integrated Sentiment Analysis) sviluppata dall’Università di Milano, è possibile classificare l’intero universo dei tweet in Italia. L’informazione può essere anche geolocalizzata, dal momento in cui gli utenti Twitter sono identificabili in base alla località geografica da cui scrivono.