W gli sposi... con occhio al bilancio In evidenza
Limpiccione su Piacere Magazine n.106
W gli sposi... con occhio al bilancio
L'imminente matrimonio del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, non è più un rumor da tempo. Ai tempi della sua elezione che l'ha portato al vertice di Palazzo dei Priori, lui e la sua futura consorte, Angela Guerrieri, avevano già lasciato intendere che i fiori d'arancio erano nei loro pensieri. I due sono insieme da sette anni, e il sostegno di lei è stato fondamentale per la vittoria politica di lui. La loro, almeno pubblicamente, sembra una storia alla House of Cards nostrana, lui al potere e lei attivamente al suo fianco. Oggi, quel “a breve, a breve”, che fu la risposta di entrambi i futuri sposi nel 2014 alle richieste di dettagli sul giorno del loro fatidico “sì”, può essere sostituito da una data, che fonti attendibili indicano come il 24 luglio di quest'anno. Non ci resta che augurare il meglio a questa giovane coppia, sperando che la loro unione sia più stabile e solida del bilancio comunale.
Sipa-ga sempre. Più strisce blu per tutti
Bene, è notizia relativamente fresca che il Comune stia per cedere altri 250 posti circa alla SIPA, la società che si occupa della gestione delle aree di sosta a pagamento, le strisce blu per intenderci. Le anse di via Ripa di Meana, le famose “spiagge”, ultimo baluardo del parcheggio libero, finiranno tra le grinfie della SIPA. Oltre alle “spiagge”, verranno aggiunti posti a pagamento in Piazza Italia e via Baglioni. L'amministrazione giustifica questa scelta come necessaria per poter abbassare le tariffe fino a 1,50€ ogni quattro ore, dicono. Che a Perugia i costi dei parchimetri siano esagerati è fatto noto: per rendere l'idea basta considerare che per parcheggiare nel Quartiere Monti di Roma, dietro al Colosseo, si spende meno di quanto non si spenda in centro a Perugia. Detta così l'idea di abbassare i costi non suona male, ma a che prezzo? Il dubbio, uno dei tanti in realtà, che sorge è se sarà rispettato il rapporto tra posti liberi e posti a pagamento, rapporto stabilito dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il fatto è che l'accordo firmato dal Comune con la SIPA nel 2007 sarà in vigore ancora per un bel po', perciò per abbassare i costi orari e continuare a onorare il rapporto con la società, l'unica soluzione sarebbe quella di spalmarne il costo su più parcheggi. L'iniziativa è anche arricchita da idee come la partnership con una società di car sharing e la creazione di un'app che comunichi in tempo reale la disponibilità di posti nelle varie zone blu. Tutte belle idee ma sarà vero?: non sarebbe la prima volta che un'amministrazione fa promesse che poi non mantiene. Insomma: le belle promesse dell'amministrazione sono interessanti, ma saranno tali se verranno messe in atto? E comunque è giusto lasciare tanto spazio di manovra a una società privata che non ha interessi ad ascoltare i cittadini, che comunque devono pagare per parcheggiare la propria vettura anche in zone dimesse e malmesse come, appunto, le “spiagge”?
(Porta) Santa Susanna aiutaci tu
Non poteva mancare un commento sul Perugia 1416 (tralasciando per il momento i successi o meno, i fotomontaggi, la pioggia, i gufi e i rosiconi) e sul drappo andato al vincitore, partendo proprio da quest'ultimo. L'opera è stata scelta come vincitrice del concorso “Un Palio d'Artista”, che era riservato agli studenti dell'Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci”. Scelto da una giuria composta da Massimo Perari in rappresentanza del sindaco Romizi, Mario Rampini, presidente della Fondazione dell’Accademia di Belle Arti, Teresa Severini, il professor Emidio De Albentiis, responsabile artistico dell’iniziativa per Accademia, Marco Nicoletti, socio fondatore di Perugia 1416 e Lucilla Ragni, docente di pittura dell’Accademia. Una giuria di questo genere faceva ben sperare che almeno il drappo non sarebbe stato del tutto discutibile. A dispetto delle premesse, anche quest'ultima aspettativa è andata persa: il drappo vincitore, opera di due giovani studentesse, è una ben poco chiara reinterpretazione in chiave contemporanea dei simboli dei cinque rioni su uno stilizzato perimetro della città di Perugia. Ben poco pertinente con la rievocazione Medievale, oltre che poco gradevole alla vista. Ma da un evento che fonda la sua stessa esistenza sulle tanto discusse gesta di Braccio Fortebraccio, non c'era da aspettarsi molto di più. Per la cronaca l’orrendo drappo e il ‘collare’ del vincitore è stato dato al Rione di Porta Susanna, vincitore del primo palio di Perugia.
Todi Choco Festival
All’inizio le élite intellettuali e i radical-chic di Todi e dintorni, ossia quei pochi rimasti che ancora partecipavano al Todi Festival (ma ovviamente solo quando riuscivano a scroccare il biglietto) non hanno potuto fare a meno di stracciarsi le vesti e strapparsi i capelli quando l’hanno saputo: il nobilissimo, purissimo e altissimo Todi Festival in mano a Eugenio Guarducci, il fondatore, tra le altre cose, di Eurochocolate, quell’evento per rozzi, ignoranti e trogloditi che manda in tilt Perugia dalla gente che richiama ogni anno. Ora però le acque si sono calmate (sembra sia stata segretamente distribuita qualche barretta al latte), ma qualche dubbio resta. Possibile che in Umbria Guarducci debba avere praticamente il monopolio delle manifestazioni? Possibile che non si poteva trovare qualcun altro con doti organizzative e di marketing, ma anche con un po’ di confidenza con prosa, musica e balletto? Quando sarà stata l’ultima volta che Guarducci è entrato in un teatro? Non è che andrà a finire che sul colle tuderte si ritroveranno a distribuire statuette pralinate del povero Jacopone?