Giuseppe Panza e sua moglie Rosa Giovanna Magnifico, tra il 1956 e il 2010, hanno raccolto oltre 2.500 lavori firmati dai maggiori autori della scena americana ed europea del secondo Novecento. Una collezione d’arte tra le più importanti della nostra epoca di cui 91 opere sono in mostra, dal 20 giugno all’8 novembre, alla Galleria Nazionale dell’Umbria e al Museo civico di Palazzo della Penna.
Alla presentazione l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Teresa Severini, che ha fortemente voluto la mostra, l’ha definita “un grande evento per Perugia la cui organizzazione è stata una vera sfida” mentre il sindaco Andrea Romizi si è detto “onorato di ospitare una manifestazione che nobilita la città e le conferisce particolare visibilità e riconoscibilità a livello internazionale”.
A illustrare le caratteristiche dell’esposizione sono stati i curatori Giuseppina Panza, figlia del collezionista e direttrice dell’Archivio Panza di Biumo, e Fabio De Chirico, direttore del servizio Arte e architettura contemporanea del Mibact. La maggior parte delle opere della mostra perugina sono state raramente o mai esposte. Nel percorso espositivo sono presenti pitture, sculture e istallazioni di piccole e grandi dimensioni scelte ad hoc per ciascuno spazio in modo tale da riproporre al visitatore un itinerario di visita che evidenzi i principali gruppi tematici in cui si suddivide la collezione Panza: Minimal Art, Arte concettuale, Arte ambientale, Forma vitale, Pittura Monocromatica, Pop Art e Neo Pop.
«Nella mostra, il colore – hanno spiegato i curatori - dialoga con la luce, altra traccia essenziale delle opere. La scelta e la disposizione dei lavori sono pensati e ragionati proprio come amava fare Giuseppe Panza». Il costo dell’esposizione è di circa 170mila euro dei quali 100mila coperti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, 10mila dalla Camera di Commercio, 50mila dal Comune di Perugia e il resto da altri partner “minori”.