Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

Gran Tour Perugia

Scritto da 
0
|| || ||

Marianna Florenzi, la marchesa perugina, eroina romantica che ancora fa parlare di sé

“Voi non siete invitata. Questo genere di comportamento potrà essere accettabile in provincia, ma non a Roma”, fu più o meno questo il modo in cui la padrona di casa, la duchessa di Bracciano, deve aver accolto a Villa Torlonia la diciannovenne Marchesa Marianna Florenzi, quando vide arrivare la giovane donna, non invitata alla sua festa di carnevale. Era l’anno 1821 e Marianna era stata introdotta da sua zia al ballo in maschera. La poveretta scoppiò in lacrime, umiliata e si nascose in un angolo. Ma arrivò lui: un principe, un principe azzurro, non su un cavallo bianco, ma comunque vestito da Domino veneziano. Ludovico aveva 35 anni, era affascinante e fu amore a prima vista. Al fine di riscattare l’emarginata, il principe senza tante cerimonie aprì le danze con lei che era rimasta vittima del colpo di fulmine.




La bella marchesa Marianna Bacinetti Florenzi era sposata da due anni con il marchese Ettore Florenzi di Perugia, tuttavia non si tirò indietro dall’avviare subito una corrispondenza segreta con il principe ereditario che durò fino alla morte di questo. La carrozza di Ludovico, la Bavaria, lo avrebbe condotto circa 40 volte in Italia, suo “paradiso terrestre”. Marianna divenne per lui il volto dell’Italia e la viziava con stravaganti regali: abeti, struzzi, frutta esotica e molto altro.

La Marchesa era colta, emancipata ed era una delle prime donne ad aver studiato filosofia e scienze naturali presso l’Università di Perugia. Per amore di Ludovico imparò il tedesco e, successivamente, tradusse in italiano Leibniz,Kant, Spinoza e Schelling. Amante dell’arte, esteta e poeta, Ludovico era innamorato dell’intelligenza di Marianna, ma soprattutto della sua bellezza.

Il marito di Marianna, a sua volta, fu sicuramente molto tollerante, poiché era costantemente occupato con il ripristino delle sue finanze in rovina, e accettò decenni di intrighi amorosi per una sola ragione: l’amato denaro. In cambio della sua discrezione, infatti, ricevette non solo il sostegno finanziario, ma anche il titolo e le insegne del camerlengo.

Nel 1833 morì Ettore; tre anni dopo Marianna sposò l’inglese Evelyn Waddington, che sarebbe in seguito diventato sindaco di Perugia. Anche Evelyn dovette, volente o nolente, tollerare il rapporto adultero di sua moglie.

Una sera del 1868, poco dopo la morte di Ludovico, un fedele servitore del re venne a Perugia a consegnare alla Marchesa una confezione sigillata. Su un piccolo pezzo di carta le seguenti righe azzurre citavano: “Scarpetta della Marchesa Marianna Florenzi, ricordando il primo ballo a Palazzo Torlonia”. Quello fu l’ultimo omaggio di Ludovico a Marianna e all’Italia.



Per essere informato sulle nostre attività, seguici su:

IG: grantourperugia / FB: Gran Tour Perugia www.grantourperugia.it
oppure chiama o scrivi al T. 371 3116801

Gran Tour Perugia
   
Pubblicato in Cultura