Uma e le altre splendide splendenti grazie ad un bisturi tagliante
Un’icona sexy, al netto dei filmini soft porn che le erano stati sottratti, rovinata dall’abuso di chirurgia estetica. Nicole Kidman, eterea e bellissima, è stata relegata a ruoli secondari nei suoi film perché, a detta dei registi, la quantità di plastica nel suo volto non le permetteva più di far trasparire emozioni. La rimozione di alcuni inserti ce l’ha restituita più dignitosa. Melanie Griffith, sostituita nel cuore di Banderas da una gallina, è stata vittima di un tracollo dovuto all’età e agli eccessi che il bisturi del chirurgo non è riuscito a placare. Renée Zellweger, Meg Ryan, Nina Morić sono solo alcune delle (altre) vittime del botulino. Donne belle, bellissime che non sono riuscite a resistere al fascino dell’illusione di un’eterna giovinezza.
Un’illusione che ha incantato anche Uma Thurman di cui, da ieri, girano foto che la ritraggono col viso tirato, un’espressione seria e nemmeno una ruga (nonostante lei abbia affermato che non c’è nessun ritocchino ma solo un accentuato make-up). Pezzi di viso tenuti insieme da un po’ di filler e una manciata di botox e che hanno fatto tirare un sospiro carico di disapprovazione ai più. Lei, bella tra le belle, di una bellezza spigolosa ma unica, indomabile e non affatto stereotipata ha venduto l’anima con buona pace e tasche piene del chirurgo di fiducia.
Mi chiedo, a questo punto, se un etto di silicone pesi quanto un etto di dignità e se avere un volto solcato da rughe sia un prezzo troppo salato da pagare per non perderla del tutto.
Poi penso a Virna Lisi e sospiro.