È Venezia a far da sfondo alla mostra che l’associazione Amici del Fumetto dedica a Hugo Pratt, in cui traspare tutta l'essenza della sua poesia. Dal 17 settembre al 23 ottobre, a Palazzo Bufalini di Città di Castello, sarà allestita una mostra in onore del disegnatore e della sua creatura più cara, Corto Maltese. Hugo Pratt è considerato uno dei più grandi disegnatori del mondo, la sua opera è stata considerata talmente importante che per definirla è stato coniato il termine di “letteratura disegnata“. Pratt trascorse la sua infanzia a Venezia in una famiglia cosmopolita: nonno di origini inglesi, quello materno ebreo marrano e la nonna di origine turca, un garbuglio di culture, razze e credenze. Nel 1945 Hugo Pratt insieme ad un gruppo di amici, realizza la rivista di fumetti l’Asso di Picche ed inizia ufficialmente la sua storia di disegnatore. Proprio grazie a questo primo lavoro, verrà contattato da un’importante casa editrice argentina, trasferendosi a Buenos Aires, dove resterà per tredici anni. Lo stile di Pratt inizia ad essere sempre più apprezzato e l'artista acquista sempre più consapevolezza nei propri mezzi e proprio quando il suo “grafismo marcato”, ispirato a netti contrasti di bianco e nero, si afferma, coglie l’occasione e si mette a scrivere da solo le storie dei suoi fumetti. Nel 1967 decide di lanciare un mensile intitolato Sgt. Kirk, per far conoscere al pubblico italiano la sua produzione argentina, i classici americani e altre novità. Proprio in questa rivista compare per la prima volta Corto Maltese, il gentiluomo di fortuna, nella storia Una ballata del mare salato. Finalmente nell’aprile del 1970 il progetto prende vita e le storie di Corto Maltese, scritte e illustrate da Hugo Pratt, iniziano ad essere pubblicate sulla rivista Pif. La prima avventura sarà Il segreto di Tristan Bantam e costituirà la base di partenza per la carriera di Hugo Pratt che dal 1971 verrà considerato come uno dei maestri del settore a livello mondiale.