L’Istruttoria, artisti in dialogo nell’ex lanificio di Ponte Felcino
Lo spettacolo realizzato dal Teatro di Sacco, in occasione della Giornata della memoria, sarà visibile fino a domenica.
Lo spettacolo “Istruttoria”, in scena fino a domenica, è stato allestito e realizzato dal Teatro di Sacco negli spazi dell’ex Lanificio di Ponte Felcino.
In occasione della Giornata della memoria, nove artisti hanno realizzato una serie di installazioni in dialogo con il luogo e con il tema dello spettacolo, il tutto curato da Andrea Baffoni e Francesca Duranti.
Luca Costantini, Carlo Dell’Amico, Massimo Diosono, Danilo Fiorucci, Benedetta Galli, Robert Lang, Serenella Lupparelli, Attilio Quintili, Virginia Ryan, hanno lavorato all’interno degli spazi dell’imponente struttura, svuotata dalla sua identità produttiva e divenuta una sorta di “non luogo”, sperimentando un’esperienza artistica poliespressiva. Installazioni luminose, sonore, tattili, processuali, accompagneranno il pubblico nel percorso delle undici stazioni dell’evento teatrale.
Attori e spettatori sono un’unica entità vivente, che prende parte all’intero processo creativo. L’Istruttoria si ispira al processo tenutosi fra 1963 e 1965 a Francoforte contro un gruppo di SS e di funzionari del Lager di Auschwitz. Meno noto all’opinione pubblica mondiale, rispetto a quello di Norimberga, non fu meno importante, dato che in tale occasione furono i tedeschi stessi a giudicare i propri connazionali. Per la prima volta la storia di Auschwitz fu drammaticamente rievocata da chi vi aveva partecipato come vittima, aguzzino o complice rimasto a piede libero. Peter Weiss assistette a molte sedute del processo e da note prese durante le sedute ricavò materiali per l’opera. La grande struttura industriale è diventata così metafora per rivivere il dramma dei deportati e l’inferno del lager. Gli spettatori sono immersi nell’atto teatrale, coinvolti visivamente anche dalle opere d’arte, non semplici elementi collocati nello spazio, ma veri e propri ambienti attraverso cui partecipare in prima persona.
A tutto questo si unisce il ricordo di ciò che ha rappresentato l’ex lanificio per l’economia della Regione, e di ciò che veniva prodotto all’interno della stessa, sei giovani fashion designer provenienti dal NID (Nuovo Istituto di Design) presenteranno dei capi han-made tricot: Shanti Bosh, Sonia Piarulli, Giulia Pettinari, Eleonora Pagliaro, Vito Balzano, Ermelinda Bushjokaj.
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