Non ci sono verità che sono vere per tutte le mamme In evidenza
Se dovessimo traslare il "so di non sapere" di Socrate nel discorso sulla maternità, diremmo che l’unica verità che c’è nell’essere madri è che non ci sono verità.
In effetti, pensateci, quando diventi mamma non c’è mai una verità che sia vera in assoluto, non c’è nulla che vada bene o meno bene in assoluto, c’è una strada che si percorre che è la migliore per noi e, proviamo a convincercene, anche per i nostri figli.
E non per i figli di tutti, ma per i nostri. La stessa verità che è giusta per noi e per i nostri figli oggi, non sarà la stessa che sarà giusta per noi e per loro anche domani. O forse sì, ma non lo sappiamo.
La maternità è un percorso a due, qualcosa che oggi ci esalta e domani ci fa sentire terribilmente stanche e fallite un po’ come ogni rapporto. Un po’ come la vita. È qualcosa che si impara strada facendo, più probabilmente che non si impara mai del tutto, e che parte da convinzioni radicate per arrivare a conclusioni molto, molto, molto distanti. È un percorso che facciamo fuori e dentro di noi che, il più delle volte, scava solchi profondissimi proprio laddove pensavamo di essere salde e fermissime. Mi riferisco ai principi, all’educazione, a tutto quello che credevamo fosse giustissimo o sbagliatissimo e che invece oggi troviamo giusto o sbagliato all’occorrenza.
Io ero una priva di sfumature: una nazista del così o cosà. Nessuna via di mezzo, nessun compromesso. Solo scale di valori determinate da un controllo maniacale della mia razionalità. Poi sono diventata madre e ho vissuto il rapporto più profondo della mia vita, non a livello d’intensità che sai quanti “invaghimenti” adolescenziali mi hanno fatto perdere letteralmente la testa, ma più sconvolgente e radicale. Un rapporto che ti inchioda alle tue responsabilità e per questo, perché non puoi scappare, ti obbliga a scendere a compromessi. Con te stessa e le tue convinzioni.
A sconvolgerti perché scopri che non c’è nessuna verità, nessuna scelta, nessuna presa di posizione che non può essere cambiata se quella di prima ora per te non funziona più. Che se lo fai non succede niente. Che puoi anche contraddirti senza morirne. Perché si cambia e si cresce, non solo come donne ma anche come madri.