Futurando 2015 il pianeta che ci nutre
Incontri, spettacoli, laboratori e un mercato multicolori tutto alla ricerca di un nuovo futuro ecosostenibile
La manifestazione è promossa dall’Associazione Gaia con il sostegno della Banca Popolare di Spoleto, da sempre presente alle iniziative dedicate allo sviluppo del territorio.
Un’iniziativa giunta nel 2015 alla sua quinta edizione, nata per promuovere uno stile di vita compatibile con la natura , un modello diverso rispetto a quello dominante.
Un evento che vuole essere fucina di pensiero, crocevia di persone, di idee, progetti, dove insieme si prova a costruire una nuova realtà in continuità con le istanze ambientalistiche ed agroalimentari che si vanno via diffondendo grazie alla valorizzazione delle risorse più vicine del territorio.
Vista la concomitanza con EXPO 2015, la manifestazione vuole valorizzare tutte le organizzazioni attive sul territorio umbro, cercando di favorire la nascita e lo sviluppo di un circuito virtuoso che consenta ai cittadini di fruire di prodotti buoni e sani a km0.
Domenica 20 settembre in una delle “Circonferenze”, termine inventato dagli organizzatori, nuovi panels dove gli spettatori saranno seduti per terra con la paglia come pavimento, un nuovo modo di riprendere contatto con la terra e guardare ad un futuro diverso.
Si parlerà di Evoluzione Personale, Economia Sostenibile e Cultura della Ruralità, con gli interventi Jacopo Fo, Dramane Wagué (assessore del Comune di Perugia), Lorena Pesaresi (Associazione Ecologisti Democratici), Antonio Lattanzi (Coordinatore delle Fattorie Didattiche della Confederazione Italiana degli Agricoltori) oltre alla partecipazione dei rappresentanti di AltroCioccolato, Fa’ la cosa giusta! Umbria e della rete dei Vignaioli Resistenti Umbri.
All’interno di questo format varie saranno le aree tematiche con spettacoli mostre della sostenibilità , accanto alle quali si svilupperanno aree dedicate ai laboratori di artigianato con telai di tessitura, banchi di falegname, fabbri e tanti altri.
Attraverso il recupero e la valorizzazione dei luoghi e delle tradizioni della terra umbra, si può provare, soprattutto in momenti difficili a portare un po’ di ottimismo in tutta la collettività, una inversione di tendenza, attraverso il recupero del territorio e delle antiche pratiche rilette in chiave moderna e alla luce di una nuova consapevolezza per il futuro.
Questa è la vera ricchezza che contraddistingue questa manifestazione, non più il denaro ma il saper fare, e la vera felicità non è più il benessere economico ma a valori come la condivisione , la solidarietà e la piena espressione della persona attraverso il lavoro.
Una società diversa dunque dove per sostenibilità si intende vero sostegno e dove la tecnologia ed il sapere sono davvero a favore della collettività.