Una lotta per la civiltà
Si è tornato a parlare di inclusione per dire “no” a tutte le forme di discriminazione che continuano a colpire le persone gay, lesbiche e bisessuali. La giornata è stata scelta perché il 17 maggio 1990 l’omosessualità è stata rimossa dalla classificazione internazionale delle malattie mentali stilata dall’Organizzazione mondiale della sanità, vede unite in un unico messaggio di fratellanza e rispetto le comunità LGBT di ben 130 paesi al mondo.
Come ogni anno l’associazione Omphalos, Arcigay e Arcilesbica con il patrocinio del Comune di Perugia ha preparato una serie di eventi che hanno avuto il culmine ieri pomeriggio in Piazza Italia.
Questa è stata la risposta, dopo le vicende degli ultimi giorni riguardanti le scritte omofobe, dove i volontari dell’associazione hanno ripulito le scritte che imbrattavano uno dei grandi manifesti regolarmente affissi per la campagna che è stata diffusa, attraverso manifesti, locandine, magliette e adesivi con slogan stampati a caratteri bianchi e neri su sfondo azzurro: “Alcune persone sono gay. E contano su di te!
Sorpresa di quest’anno è stata la prima rassegna corale “IO CANTO PER TE- VOCI PER L’UGUAGLIANZA” contro l’omofobia e transfobia, svoltasi ieri sera nel barocco Auditorium di Santa Cecilia a Perugia.
In questa prima rassegna si sono esibiti tre gruppi corali: “Le Nota Sò” coro soul femminile,” I Cherries on swing set” cinque giovani talentuosi cantanti e il neoformato “Omphalos Voices” formato dai ragazzi e ragazze dell’associazione arcigay e arcilesbica di Perugia.
Nel finale i tre cori si sono mescolati nel cantare la celebre canzone “Season of love” del musical Rent di Jonathan Larson, basato sull'opera La bohème di Giacomo Puccini, dove viene raccontata la storia di un gruppo di giovani artisti e musicisti squattrinati che tentano di sopravvivere a New York nei giorni vissuti all'ombra dell'AIDS.
"Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo – dice il presidente della Repubblica Mattarella. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità".