Presentato il nuovo portale turistico dell’Umbria
Tecnologia e innovazione al servizio del brand, ormai classico, "Umbria cuore verde d'Italia” che “si è scelto di continuare ad utilizzare, ha sottolineato l’Assessore al Turismo Fabrizio Bracco, sia perché permette di associare direttamente il brand Umbria a quello Italia, soprattutto dall’estero, sia perché richiama la sostenibilità, tratto distintivo del nostro territorio.” Per promuovere una nuova immagine dell’Umbria, dunque, si cambia strumento: il nuovo portale sarà più curato graficamente, con un design responsive che permette l’adattamento grafico al dispositivo dal quale viene visualizzato, nuovi linguaggi e tante immagini lo renderanno sicuramente più attraente, mentre a renderlo più funzionale e facilmente fruibile sarà un’organizzazione delle informazioni per temi e proposte di itinerari. Non mancheranno la stretta connessione con i social e la possibilità di costruirsi il proprio viaggio in Umbria, anche attraverso la connessione alle app e agli ebook editati dalla regione, raccolti in un’apposita sezione del sito.
Non innovative, ma sicuramente dovute le versioni in inglese e tedesco del portale, così come la traduzione nelle stesse lingue dell’attività social che, per alcuni mercati esteri, sarà gestita direttamente nei Paesi a più stretto contatto con l'Umbria, come Belgio e Olanda, mentre sono in fase di avvio altri contatti in Germania, Austria e Svizzera.
L’immagine dell’Umbria sarà legata anche alle più importanti manifestazioni che si svolgono sul territorio regionale, nonché alle motivazioni e agli interessi dei cosiddetti attrattori, a partire da Steve McCurry, che per l’occasione ha realizzato un video in cui mostra la “sua” Umbria. Sul piano social, due i punti fondamentali: l’ascolto della rete e l’ingaggio degli influencer, ovvero travel blogger e social leaders.
“Vogliamo raccontare l’Umbria in maniera diversa – ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini, intervenuta alla presentazione- con un linguaggio specifico, moderno e un approccio non settoriale, ma aperto come aperta è la rete”.