Brand awareness: le strategie per farsi conoscere e avere successo, dal web ai gadget
Sono numerosi gli aspetti che possono fare la differenza: bisogna analizzare il proprio target, restare al passo con i competitor, studiare i mercati e ovviamente dedicarsi alla promozione. In tutto questo, una volta conquistata una propria quota di mercato, bisogna anche imparare a consolidare la propria posizione. Quando si tratta di crearla da zero, poi, la questione diventa ancora più delicata: non a caso sono soprattutto le aziende più giovani a giocare la partita più difficile in questa particolare fase.
In ogni caso per tutte le imprese c’è un elemento che va sempre sottoposto a grande attenzione: la brand awareness. Ecco perché oggi scopriremo di cosa si tratta, la sua importanza e come curarla.
Brand awareness: dalla popolarità alla riconoscibilità
La brand awareness è un concetto astratto, ma basato su elementi molto concreti. In pratica si parla di una serie di elementi che devono appartenere ad un marchio, ma che devono essere percepiti dall’utente finale.
I due fattori principi di questo concetto sono la popolarità e la riconoscibilità: dunque la notorietà sul mercato di un determinato brand, e la sua capacità di distinguersi in modo netto dalla concorrenza. Ciò vuol dire che, per un'impresa, contano sempre la fama e tutti gli elementi che danno “corpo” al marchio.
Questo concetto riguarda tutte le aziende: dalle grandi multinazionali oramai consolidatesi sui mercati, fino ad arrivare alle nuove imprese e alle start up. Come si misura la brand awareness? È possibile farlo attraverso lo schema grafico della Piramide di Aaker. Si tratta della rappresentazione mentale della notorietà del marchio, fissata nei consumatori: si parte da un primo gradino di assenza di conoscenza, fino ad arrivare al “top of mind”. I gradini più in cima indicano un consumatore che, in presenza di bisogni d’acquisto, pensa immediatamente a quel marchio specifico.
Notorietà e promozione: strategie online e offline
Per aumentare la brand awareness, un’azienda deve ovviamente promuovere il proprio marchio. La promozione può essere pianificata e messa in pratica seguendo diverse strade: in tal senso, è meglio combinare le strategie online (come il web marketing) con la pubblicità tradizionale e offline. Tutto ciò stimolerà i clienti e i potenziali clienti alla partecipazione.
Anche la stimolazione del passaparola è un fattore cruciale per diffondere la fama di un marchio: si tratta di pubblicità che si auto alimenta molto efficace, in quanto non generata direttamente dal brand ma da un utente soddisfatto. Dunque un fattore chiave è l’User Generated Content (UGC): si tratta di tutti quei contenuti prodotti dagli utenti come foto, video, podcast o altro. Questi dovrebbero essere sempre “brandizzati” in qualche modo, e dunque possedere un elemento che richiami uno specifico brand. Un modo per stimolare gli utenti è ad esempio regalare dei gadget personalizzati: oggi su diversi siti online, tra cui ad esempio Axonprofil.it, si trovano articoli promozionali di tutti i tipi, un’ottima strategia per invitare gli utenti a condividere sui social foto e video in presenza di questi piccoli oggetti che parlano direttamente del vostro brand.
Mettere a fuoco l’importanza della brand awareness è dunque molto importante: senza di essa, una neonata azienda non potrà mai capire come farsi apprezzare dal proprio pubblico di riferimento.
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