Una card unica per "aprire" Perugia ai visitatori
Da una proposta di Bori l’iniziativa del Comune per incentivare il turismo in città
Una card unica per l’accesso illimitato a tutti i musei, monumenti, mezzi di trasporto pubblico e mobilità alternativa: in questo consiste la proposta del consigliere Tommaso Bori, presentata in Commissione Cultura e approvata all’unanimità. L’ordine del giorno è stato quindi trasformato in atto dell’intera Commissione.
Bori ha spiegato che il Comune di Mantova, Capitale italiana della Cultura per il 2016, ha istituito una card unica che unisce il trasporto pubblico e l’ingresso a tutti i musei in maniera illimitata ad un prezzo accessibile. Perugia in realtà ha già da anni una sua card, Perugia Città Museo, che si può acquistare presso tutti i musei aderenti al progetto e presso gli uffici Informazione e Accoglienza turistica. La card prevede l’ingresso gratuito a: Cappella Di San Severo, Galleria Nazionale Dell'umbria, Ipogeo Dei Volumni, Museo Archeologico Nazionale Dell'umbria, Museo Civico Di Palazzo Della Penna, Museo Delle Porte E Delle Mura Urbiche, Museo Capitolare, Nobile Collegio Del Cambio, Nobile Collegio Della Mercanzia, Palazzo Baldeschi Al Corso, Pozzo Etrusco. L’idea tuttavia è di offrire, con un solo strumento, ancora di più.
Perugia, secondo Bori, deve infatti puntare sempre più sul turismo come fattore di crescita, non solo economica. Per questo ha proposto di impegnare l’amministrazione ad istituire una convenzione turistica unica che preveda l’ingresso a tutti i musei e monumenti che la città di Perugia ospita, insieme all’accesso libero a tutti i mezzi di trasporto pubblico e mobilità alternativa in maniera illimitata ad con un costo accessibile e conveniente, sul modello della Mantova Card.
L’assessore Teresa Severini, sulla questione, ha riferito che da mesi l’amministrazione si sta confrontando con altre esperienze dove, oltre alla mobilità, sono state sperimentate ulteriori iniziative, come ad esempio una scontistica particolare nei negozi. Dal confronto sulla questione è emerso che si tratta, tuttavia, di opzioni non facili da realizzare tenuto conto del significativo impatto economico correlato, in particolare per il consorzio Perugia città museo.
In merito all’odg di Bori, l’assessore ha parlato comunque di una proposta condivisibile ed interessante perché va in direzione del sostegno all’offerta culturale.
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