Psicologia del lavoro: un indirizzo promettente per una buona percentuale di laureati
Tutto questo ovviamente presuppone un percorso di studi universitari, che si completa con una laurea in Psicologia. La figura dello Psicologo è una delle professionalità che vede aumentare, progressivamente e in maniera costante, la richiesta da parte delle aziende. Per questa ragione sono in aumento anche le iscrizioni all'Università di chi vuole conseguire questo titolo, come sono in aumento gli studenti che scelgono di iscriversi alle Università telematiche, per potersi laureare senza dover abbandonare il lavoro, o scegliere di trasferirsi di città. Ci sono infatti Università, come la Unicusano, che offre l'opportunità di laurearsi in psicologia a Perugia, semplicemente frequentando le lezioni, anche in differita, sul proprio personal computer, senza dover essere necessariamente presenti in aula, e studiare tranquillamente da casa, scaricando sul proprio personal le lezioni passate.
Presa la Laurea, per potersi accreditare come specializzato in Psicologia del Lavoro, si dovrà seguire un anno di tirocinio aziendale e, alla fine, superare un esame statale di abilitazione. Un percorso che può sembrare più lungo e complesso di altri, ma consente, a chi si specializza, delle prospettive interessanti anche sul versante della carriera e della diversificazione delle mansioni in Azienda. Quindi, per lo Psicologo del Lavoro, si prospetta alla fine un percorso lavorativo interessante, e gratificante anche dal lato economico. Tra l'altro, fatte le dovute esperienze e preso a cuore il proprio lavoro, si può iniziare una carriera come libero professionista, e offrire la propria consulenza alle Aziende come collaboratore esterno. Stress e vita frenetica, tra l'altro, non fanno che giocare a suo favore, soprattutto presso le aziende che hanno un numero di dipendenti tanto alto da non poter essere gestito in autonomia dal Responsabile delle risorse umane.
Tra i suoi compiti infatti non c'è solo l'aiuto morale e psicologico a chi sta passando una fase di debolezza, causata da vari fattori, ma anche quello di motivare personalmente e professionalmente le persone che deve gestire, di cui deve scoprire le attitudini meno evidenti, e saperle tirare fuori per svegliare nuovo interesse e nuova energia. Suo è anche il compito di rendere vivibile l'ambiente di lavoro, nel quale, comunque, tutti i lavoratori, di qualsiasi genere e grado, trascorrono la gran parte del loro tempo. Acredini, gelosie spesso immotivate e piccoli malumori avvelenano l'aria di tutti e a lui tocca smorzarle.
- Gallery Author: Redazione PM
- Author Website: www.piaceremagazine.it
- License: All Rights Reserved