Foroba Yelen - Luce collettiva per l’Africa rurale
“Ho considerato la luce un fenomeno culturale anziché una sfida tecnologica, perseguendo armonia tra oggetto, cultura e natura. Infine ho trasformato l’ombra dell’albero in luce”, queste le parole di Matteo Ferroni, architetto perugino, che sabato (ore 18) farà un incontro narrazione con il pubblico presso l’Atelier Stefano Bonacci e Vittoria Mazzoni (Strada delle Fratte 3/M - Zona industriale Sant’Andrea delle Fratte) dal titolo Foroba Yelen – Luce collettiva per l’Africa rurale.
Un lampioncino mobile creato da vecchie biciclette vince l’oscurità nel Mali rurale. Con una narrativa che unisce etnografia e design, l’autore ripercorre l’origine del manufatto evocando la dimensione culturale della luce attraverso le strutture simboliche quali linguaggio, religione e tempo.
Premiato dalla città di Barcellona, pubblicato dal MoMA, esposto permanentemente alla Biosphere di Montreal come modello di integrazione tra tecnologia e natura, il lavoro dell’architetto Ferroni ribalta la nozione moderna di “illuminare lo spazio” con un concetto nuovo e allo stesso tempo antico: illuminare la vita.
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