Al Festival delle Nazioni arriva Goran Bregovic
Perché Goran Bregovic nell’edizione del Festival delle Nazioni dedicata all’Austria e al ricordo della prima guerra mondiale? Goran Bregovic è nato a Sarajevo nel 1950, da madre serba e padre croato. Basterebbero queste poche informazioni della biografia dell’artista autodidatta per tornare indietro con la memoria a circa cento anni fa, quando la Grande Guerra scoppiò. Il pretesto fu l’attentato che uccise l’erede al trono Francesco Ferdinando e che fece crollare in un attimo i fragili equilibri europei; le cause, perlomeno una parte di esse, risiedevano nella delicata situazione balcanica, con la minoranza serba, di cui faceva parte l’attentatore Gavrilo Princip, fortemente irridentista e la componente croata che puntava a un ordinamento federale. Forze contrastanti che portarono al disfacimento di un Impero grandioso e multietnico come quello austro-ungarico all’inizio del Novecento.
Se non bastasse il dna di Bregovic, interverrebbero allora il suo stile e la sua musica a fare da specchio alla multiculturalità dell’Impero austro-ungarico, la cui ricchissima cultura musicale è altro tema forte di questa edizione del Festival. Pop-rock e musica colta, litanie bizantine e folk balcanico, campionamenti e fanfare di paese miscelate con l’estetica patinata dell’Occidente: il filo rosso che unisce tutte queste “schegge” è la capacità di Bregovic di sublimare i materiali della tradizione e di proiettarli, grazie al costante incontro con i linguaggi contemporanei, in una dimensione surreale, ironica e lirica, facilmente comprensibile a tutte le latitudini.
Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. Per far piacere ai suoi genitori, s’impegna a proseguire i suoi studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato a insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni con il suo gruppo Bijelo Dugme (Bottone bianco) e tredici album venduti in sei milioni di copie. Tour interminabili in cui Bregovic diventerà l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni Ottanta, Bregovic abbandona temporaneamente il rock. Compone le musiche del terzo e quarto film di Emir Kusturica: Il tempo dei gitani e Arizona Dream. Patrice Chereau gli affida La regina Margot, Palma d’oro al Festival di Cannes 1994. Anche le musiche di Underground di Kusturica, Palma d’oro nel 1995, sono firmate Bregovic. Ancora, compone le musiche del film Train de vie di Radu Mihaelanu. Dopo questo periodo, si consacra all’interpretazione della propria musica e comincia una seconda carriera sulle scene internazionali. Ma senza abbandonare completamente il cinema, ad esempio componendo le musiche di 27 Missing Kisses di Nana Djordjaze nel 2001, e scrivendo la musica e interpretando uno dei personaggi maschili dei Giorni dell’abbandono nel 2004.
Bregovic si occupa anche di teatro: Il silenzio dei Balcani è un progetto multimediale realizzato nel 1997 a Salonicco insieme al regista sloveno Tomaz Pandur. Segue una collaborazione con Marco Baliani per il quale, su commissione del Festival Novecento di Palermo, scrive le musiche della Crociata dei bambini (1999), quindi un altro grande progetto con Pandur, La Divina Commedia che ha debuttato nel 2001 al Teatro Thalia di Amburgo.
Per dieci anni, dal suo abbandono del rock, la musica di Bregovic non era più stata eseguita dal vivo. La svolta avviene nell’estate 1995, quando con una band di dieci musicisti tradizionali, un coro di cinquanta elementi e un’orchestra sinfonica avvia una serie di concerti in Grecia, Svezia e a Bruxelles. Ma non va oltre, perché l’organico di centoventi musicisti scoraggia gli organizzatori. Nel 1997, la formazione è ridotta a cinquanta elementi per un concerto di circa due ore che riprende le sue musiche per il cinema. Ed è il successo: Bregovic inanella trionfali tournée in tutta Europa alla testa della sua Wedding&Funeral Band, presentando tutti i suoi brani più celebri, da Ederlezi a In the death car passando per Kalashnikov. Nel 2000 realizza un Grande matrimonio a Palermo per la festa di Santa Rosalia, condividendone la direzione artistica con Roberto De Simone. Nel 2002 presenta un progetto speciale nella Basilica di St. Denis a Parigi, dal titolo Il mio cuore è diventato tollerante: su invito di Luciano Berio, il progetto viene presentato anche all’Accademia Santa Cecilia di Roma.
L’ultima avventura teatrale si intitola Karmen di Bregovic con lieto fine, la prima Carmen con la K e l’accento balcanico che ha debuttato in Italia nel 2004.
Nel 2008 si esibisce nei concerti di Three Letters con l’Absolute Ensemble di Kristjan Jarvi a Milano e Torino nell’ambito del Festival MI-TO. Nel 2009 esce Alkohol, Sljivovica&Champagne, live registrato al Festival di Gucă nel 2007. Nel 2012 partecipa al Festival di Sanremo proponendo in coppia con Samuele Bersani un’inedita versione ‘gitana’ di Romagna mia. Nello stesso anno dirige in veste di maestro concertatore la Notte della Taranta a Melpignano ed esce il disco Champagne for Gypsies che conta numerose importanti collaborazioni, tra le quali spiccano il duetto con i Gipsy Kings e con Eugene Hütz, leader dei Gogol Bordello. Nel 2013 compone l’inno per i mondiali di sci C’è un fiore sulle Dolomiti. Dal 2014 è impegnato nel tour If you don’t go crazy, you’re not normal!.
Il biglietto per il concerto di Goran Bregovic costa 22 € e non prevede riduzioni. I biglietti sono in vendita presso la sede della biglietteria di Città di Castello a Palazzo Facchinetti in corso Vittorio Emanuele 2 (aperta dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18) e nel luogo del concerto a partire dalle ore 20. Per ulteriori informazioni di biglietteria: tel. 075 8522823, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sono partner istituzionali del Festival delle Nazioni il Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo – Dipartimento dello Spettacolo, la Regione Umbria, il Comune di Città di Castello, la Camera di Commercio di Perugia, i Comuni di San Sepolcro, Umbertide, San Giustino e Citerna.
prossimi concerti
Giovedì 27 agosto ore 21.00
Città di Castello, Giardino di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio
IF YOU DON’T GO CRAZY, YOU’RE NOT NORMAL!
Goran Bregovic and The Wedding&Funeral Band
Goran Bregovic voce, chitarra, sintetizzatore
Muharem Redžepi goc (grancassa tradizionale), voce
Bokan Stankovic prima tromba
Dragic Velickovic seconda tromba
Stojan Dimov sassofono, clarinetto
Aleksandar Rajkovic primo trombone, glockenspiel
Milos Mihajlovic secondo trombone
Ludmila Radkova Trajkova voce
Vanya Todorova Vakari voce
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Venerdì 28 agosto ore 21.00
San Giustino, Cortile del Castello Bufalini
BELLE ÉPOQUE E OPERETTA
La Joie de Vivre in Europa, prima dell’abisso della Grande Guerra
Spettacolo di teatro musicale ideato, diretto e interpretato da Vincenzo Failla
Rosaria Fabiana Angotti soprano
Beatrice Mezzanotte mezzosoprano
Marco Rencinai tenore
Alec Roupen Avedissian baritono
Lorenzo Orlandi pianoforte
Jacques Offenbach, Valzer da La Belle Hélène
Frammento da God save the queen
Franz Lehár, “Tu che m’hai preso il cuor” da Das Land des Lächelns (Il paese del sorriso)
Emmerich Kálmán, Aria del Principe Rajas da Die Bajadere (La bajadera)
Franz Lehár, Aria di Vilja da Die lustige Witwe (La vedova allegra)
Carlo Lombardo, “Spesso a cuori e picche” da Madama di Tebe
Emmerich Kálmán, “Spesso il cuore s’innamora” da Die Csárdásfürstin (La Principessa della Czarda)
Carlo Lombardo, “Frou-Frou del Tabarin” da La Duchessa del Bal Tabarin
Virgilio Ranzato, “O Cin Ci La” da Cin Ci La
Franz Lehár, “Tace il labbro” da Die lustige Witwe (La vedova allegra)
Ralph Benatzky, “Occhioni blu” da Im weissen Rössl (Al Cavallino Bianco)
Carlo Lombardo/Virgilio Ranzato, Fox della luna da Il paese dei campanelli / Vincent Youmans, “The per due” da No, No, Nanette
Paul Abraham, “Tangolita” da Ball im Savoy (Ballo al Savoy) / Alfredo Mazzucchi, L’innamorato pazzo
Ralph Benatzky, Valzer del Cavallino da Im weissen Rössl (Al Cavallino Bianco)
Emmerich Kálmán, Ma senza donne da Die Csárdásfürstin (La Principessa della Czarda) / Franz Lehár, “È scabroso” da Die lustige Witwe (La vedova allegra) /Johann Strauss Jr., Wiener Blut (Sangue viennese)
Produzione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”
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Sabato 29 agosto ore 21.00
Citerna, Chiesa di San Francesco
Ilia Kim pianoforte
Piero Rattalino introduzione all'ascolto
Aleksandr Skrjabin, Sonata n. 9 in fa maggiore op. 68
Aleksandr Skrjabin, Studio in do diesis minore op. 2 n. 1
Aleksandr Skrjabin, Studio in mi maggiore op. 8 n. 5
Aleksandr Skrjabin, Mazurca in mi minore op. 25 n. 3
Aleksandr Skrjabin, Sonata n. 4 in fa diesis maggiore op. 30
Aleksandr Skrjabin, Feuillet d’album in mi bemolle maggiore op. 45 n. 1
Aleksandr Skrjabin, Poème op. 59 n. 1
Aleksandr Skrjabin, Vers la flamme op. 72
Fryderyk Chopin, Barcarola in fa diesis maggiore op. 60
Fryderyk Chopin, Mazurca in do diesis minore op. 63 n. 3
Fryderyk Chopin, Notturno in mi bemolle maggiore op. 55 n. 2
Fryderyk Chopin, Valzer in do diesis minore op. 64 n. 2
Fryderyk Chopin, Grande Polonaise brillante précédée d'un Andante spianato in mi bemolle maggiore op. 22
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Domenica 30 agosto ore 21.00
Umbertide, Chiesa di San Francesco
DA FIRENZE A VIENNA, IL VIAGGIO DEL FORTEPIANO
Ensemble Auser Musici
Carlo Ipata flauto
Riccardo Cecchetti fortepiano
Christian Joseph Lidarti, Sonata per flauto e cimbalo obbligato n. 2 in re maggiore
Franz Joseph Haydn, Trio n. 15 in sol maggiore per fortepiano, flauto e violoncello Hob:XV:15
Wolfgang Amadeus Mozart/Johann Nepomuk Hummel, Concerto n. 20 in re minore per fortepiano, flauto, violino e violoncello K466
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Lunedì 31 agosto ore 18.00
Sansepolcro, Auditorium di Santa Chiara
Michele Marasco flauto
Paolo Taballione flauto
Marta Cencini pianoforte
Trio d’archi dell’UmbriaEnsemble
Franco Mezzena violino
Luca Ranieri viola
Maria Cecilia Berioli violoncello
Ludwig van Beethoven, Serenata in re maggiore op. 41 per flauto e pianoforte
(Michele Marasco flauto)
Ferruccio Busoni, Duo in mi minore op. 43 per due flauti e pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart, Quartetto in do maggiore per flauto e archi n. 3 K.Ahn171
(Michele Marasco flauto)
Wolfgang Amadeus Mozart, Quartetto in re maggiore per flauto e archi n. 1 K285
(Paolo Taballione flauto)
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Lunedì 31 agosto ore 21.00
Città di Castello, Chiesa di San Domenico
Russell McGregor violino solista e direttore
Johann Strauss Ensemble
Eduard Strauss, Mit Extrapost Polka veloce op. 259
Johann Strauss (Sohn), Wiener Blut Valzer op. 354
Johann Strauss (Sohn), Banditen-Galopp Polka veloce op. 378
Josef Strauss, Aus der Ferne Polka-mazurca op. 270
Johann Strauss (Sohn), Vom Donaustrande Polka veloce op. 356
Johann Strauss (Sohn), Rosen aus dem Süden Valzer op. 388
Johann Schrammel, Wien bleibt Wien Marcia
Josef Strauss, Dorfschwalben aus Österreich Valzer op. 164
Johann Strauss (Sohn), Leichtes Blut Polka veloce op. 319
Philipp Fahrbach der Jüngere, Im Kahlenbergerdörfel Polka francese op. 340
Johann Strauss (Sohn), Tritsch-Tratsch-Polka Polka op. 214
Johann Strauss (Sohn), An der schönen blauen Donau Valzer op. 314
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Martedì 1 settembre
Città di Castello, Ex Seccatoi del Tabacco, Sala “Non ama il nero”
ore 18.00
Matteo Cesari flauto
Integrale della musica per flauto solo di Salvatore Sciarrino
PRIMA ESECUZIONE EUROPEA
ore 21.30
Matteo Cesari flauto
Quartetto Prometeo
Giulio Rovighi violino
Aldo Campagnari violino
Massimo Piva viola
Francesco Dillon violoncello
Salvatore Sciarrino, Trovare un equilibrio, è necessario? per flauto e quartetto d'archi
Commissione del Festival delle Nazioni PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
Ludwig van Beethoven, Quartetto per archi in do diesis minore n. 14 op. 131
Ludwig van Beethoven, Quartetto per archi in do minore op. 18 n. 4
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Mercoledì 2 settembre ore 21.00
Città di Castello, Chiesa di San Domenico
VIENNA TRA DECADENZA ED ESPRESSIONISMO
Letture da Die letzten Tage der Menschheit di Karl Kraus
Testi a cura di Massimo Lo Iacono
Alessio Boni voce recitante
Streichquintett Wiener Kammersymphonie
Fritz Kircher violino
Cornelia Löscher violino
Wolfram Fortin viola
Sergio Mastro violoncello
Felipe Medina contrabbasso
Gustav Mahler, Bedächtig, nicht eilen, recht gemächlich dalla Sinfonia n. 4 in sol maggiore
Hans Gál, 5 Intermezzi op. 10
Erich Wolfgang Korngold, Märchenbilder (elaborazione per quintetto d'archi di Josip Maticic)
Ernst Krenek, Sieben leichte Stücke op. 146
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Giovedì 3 settembre ore 21.00
Città di Castello, Chiesa di San Domenico
Jörg Demus pianoforte
Joseph Haydn, Andante con variazioni in fa minore Hob. XVII: 6 Un piccolo divertimento
Wolfgang Amadeus Mozart, Sonata in la maggiore n. 11 K331 Türkischer Marsch
Ludwig van Beethoven, Sonata in la bemolle maggiore n. 31 op. 110
Alban Berg, Sonata in si minore op. 1
Franz Schubert, 4 Impromptus op. 90 D899
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Venerdì 4 settembre ore 18.00 e ore 21.00
Città di Castello, Ex Seccatoi del Tabacco, Sala “I grandi neri”
QUINTETTI SUL NERO
Ballo 1915_ omaggio a Alberto Burri (1915-1995)
Ideazione e coreografia Virgilio Sieni
Musiche originali Roberto Cecchetto eseguite dal vivo dall’autore
Compagnia Virgilio Sieni
Interpretazione e collaborazione Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Davide Valrosso
Luci Mattia Bagnoli
Allestimento Lorenzo Pazzagli
Produzione Festival delle Nazioni, Compagnia Virgilio Sieni
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA
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Sabato 5 settembre ore 21.00
Città di Castello, Chiesa di San Domenico
Orchestra della Toscana
Emmanuel Tjeknavorian violino
Martin Sieghart direttore
Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 35 in re maggiore K385 Haffner
Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto n. 5 in la maggiore per violino e orchestra K219 Türkish
Wolfgang Amadeus Mozart, Ouverture da Don Giovanni
(Petra Giacalone direttore)
Wolfgang Amadeus Mozart, Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K543 Schwanengesang- Gallery Author: Redazione PM
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