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“Manifesto”, un caleidoscopio visivo d’immagini fotografiche In evidenza

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“Manifesto”, un caleidoscopio visivo d’immagini fotografiche
Sabato, a Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi, in mostra le opere di Abbate e Consiglio
Il Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini Contemporary di Trvi, sabato (ore 19), presenta Manifesto, progetto appositamente studiato da Adalberto Abbate e Mario Consiglio.

I due artisti in quest’occasione si focalizzano sul ruolo dell’immagine, sia nella pratica artistica sia nella formazione del famoso “immaginario collettivo”. Abbate e Consiglio, nel corso degli ultimi mesi hanno raccolto – e condiviso tra loro – un numero considerevole d’immagini fotografiche deviate o, comunque, dal significato deviante. Spesso si è trattato di semplici testimonianze, presenze naturali, che giungono dalla realtà senza manipolazioni. Un caleidoscopio di calembour visivi spontanei. Figurazioni aberranti ma di quotidiana familiarità. Aforismi illustrati che non significano nulla, se non la loro momentanea presenza nel nostro campo visivo. In altri casi, invece, siamo di fronte ad appunti visuali. Promemoria per realizzazioni successive. Riprese motivate solo da curiosità personale. A fare da legante, la forza magnetica dell’immagine in sé. E il ruolo – più da rabdomante che da demiurgo – che oggi l’artista è chiamato a ricoprire.

Ed è per questo, infine, che tra i diversi significati del termine “manifesto”, il più idoneo a sintetizzare la mostra è l’aggettivo. Nel senso di ciò che è “manifesto”, evidente, conosciuto. Da cui nasce la primaria intuizione artistica: l’espressione della forma. Senza dimenticare, ovviamente, la forza pervasiva, pienamente e attivamente politica dell’immagine nella nostra società.