Lo strano binomio della legge e della musica, due mondi paralleli destinati in partenza a non incontrarsi mai. Ad essere intervistato e smentire questa riflessione è stato Leonardo Malaguti, che ci presenta il suo album "Invisibile", fresco di lancio. Nato a Città di Castello, di professione avvocato e cantautore, incontra la musica quasi per caso e presto ha iniziato a suonare e ad essere animato dal desiderio di comunicare. Giovanissimo a solo 21 anni ha partecipato al festival di Castrocaro, conquistando la finale tv su Rai 1 e dividendo il palco con artisti del calibro degli 883 di Max Pezzali. Frequentando a Roma la celebre “It dischi”, la prima etichetta indipendente che ha dato origine alla scuola di cantautorato romano, consentendogli di maturare il proprio background artistico e di affinare la sua tecnica di composizione. 
Alla domanda su come descriverebbe la sua musica in due parole, Leonardo Malaguti con grande semplicità risponde: “La mia musica la reputo Vera e Onesta” spiegando che usa la sua musica come strumento, un contributo per destare l’opinione sociale su questioni a volte trascurate dalle persone, una denuncia per migliorare la realtà che circonda, “La Musica mi ha permesso di interpretare emozioni vissute anche nella mia vita professionale, che, ha ispirato la creazione dei miei brani, tra i quali, Invisibile brano che dà il titolo al mio album”.
Quest’ultimo brano, affronta il delicato tema della violenza assistita, forma verbale, psicologica che subiscono in modo particolare minori durante le cause-scontro di divorzio dei propri genitori, diventando oggetti di diverse manifestazioni di abuso affettivo.
Canzone di lancio di questo album è stato “Tutto Vale”, il video girato a Correggio, nello studio di Maurizio Bresciani con la regia di Francesco Giannini.
Il brano non è altro che un messaggio alla conservazione di ogni esperienza negativa o positiva fattasi nell’arco della propria vita , quella che ha lasciato un segno, raccoglierla con una certa serietà nel proprio bagaglio personale.
Un cantautore e poi avvocato è riuscito ,anche grazie alla sua professione, ad esprimere e far riflettere situazioni e contesti sociali a volte non tenuti in grande considerazione dalla opinione pubblica.
Prova che il diritto non è solo radicato in sterili documenti e sentenze emesse da toghe impolverate estranee alla realtà circostante, ma può avere una valenza del tutto inaspettata e creativa facendo raccontare tramite l’utilizzo della musica, Storie.