Porchetta ti amiamo! Chi non condividerebbe questa dichiarazione d'amore? Davvero pochi e anche da questo nasce il successo di "Porchettiamo", il festival della porchetta di San Terenziano (frazione di Gualdo Cattaneo) che per la sua settima edizione, che inizia oggi 15 maggio per chiudersi domenica 17, si tinge di rosa. "50 sfumature di rosa" è infatti il tema di quest'anno che rende rosa anche gli euro: ci saranno apposite casse per fare il cambio con le monete di Porchettiamo, del valore economico di 1 euro, con cui poter acquistare panini, prodotti tipici e street food.

Il cuore della manifestazione rimarranno comunque i migliori produttori di porchetta presenti nella "Piazza delle Porchette” e nel Giardino del Castello per la tre giorni dedicata alla regina del cibo di strada in abbinamento alle birre artigianali, selezionate da Fermento Birra e ai vini della Strada del Sagrantino. Un percorso gastronomico tra Umbria, Toscana, Lazio, Marche, Emilia Romagna fino alla Calabria e alla Sicilia, tra porchetta e street food, tra laboratori e degustazioni, tra musica, passeggiate e giochi.

A tornare quest'anno è anche "In punta di porchetta": l'estro dello chef Marco Gubbiotti delizierà i palati con quattro diverse proposte di panini gourmet street food (stracotto di costoletta di maiale, salsa, insalata di cavolo cappuccio; con porchetta croccante farcita con mele e finocchi al rosmarino e senape; con baccalà mantecato, scarola, olive, ketchup home made; con salsiccia al peperoncino rosso piccante, maionese e senape home made, insalata).

La porchetta sarà inoltre in buona compagnia. Dopo il successo delle ultime edizioni, torna infatti l’incontro con altri cibi di strada grazie all’iniziativa “Porchettiamo&Friends”, che allarga ancora di più le sue presenze: dal lampredotto fiorentino, mitico panino di trippe e frattaglie, alle polpette di porchetta fritte, dalle olive ascolane e i cremini Migliori a pane e panelle siciliani, dalla porchetta con caciocavallo in arrivo dalla Campania alla pampanella della Basilicata e, naturalmente, il cicotto di Grutti.