Uso dei cookie

Questo sito non fa uso di cookie per la profilazione in prima persona.
Questo sito fa però uso di cookie tecnici. Questo sito utilizza inoltre embed di codice e servizi esterni. Nell'informativa estesa sono disponibili i link alle terze parti ove negare i cookies dei terzi che possono profilare se attivati dall'utente sul sito del terzo.
Procedendo nella navigazione o cliccando su "Accetto" si acconsente all'uso dei cookie.


Policy Accetto

A+ A- T+ T-

Il Sagrantino, le dimensioni maschili e i gusti delle donne (secondo Tabarrini) In evidenza

Scritto da 
0
||
di Geisha Gourmet
Capita spesso di scoprire qualcosa di sé stessi nei modi più inaspettati. Mi è capitato anche qualche giorno fa grazie a un libro, precisamente il libro del giornalista americano Robert V. Camuto, che a marzo è uscito nella traduzione italiana per Ampelos con il titolo Altrove a Sud.
Leggendo in particolar modo il capitolo dedicato a Tabarrini, produttore di vino in Umbria, ho scoperto di amare le cose grosse. E non sto parlando di diamanti, quello lo sapevo già.

Adesso vi spiego come è andata. Nel libro appena citato, c’è un passaggio in cui Camuto virgoletta Tabarrini. Il produttore afferma che Caprai «ha promosso il vino come fosse il più grande, il più potente, il più tannico. Come io dissi ad una cena con degustazione a Philadelphia: è come quando un ragazzo dice: “Ce l’ho più grosso al mondo!”. Quante donne lo vorranno veramente? Pensaci! La maggior parte delle donne in realtà non lo vuole, avrà paura!».





Il Sagrantino di Arnaldo Caprai è uno dei miei vini rossi preferiti ed è, a tutti gli effetti, un Sagrantino che si distingue da tutti gli altri proprio per il suo grande corpo, il suo essere così possente. Se vi capiterà di fare una degustazione alla cieca di tutti i Sagrantino che potete trovare a Montefalco e conoscete quello di Caprai, sicuramente lo individuerete con grande facilità, e se non lo conoscete, comunque capirete che quel Sagrantino è totalmente differente da tutti gli altri, proprio per la sua intensità, per il suo stile di grande carattere, per la sua capacità di lasciare il segno con un’avvolgenza e una forza – caratteriale soprattutto – che gli altri Sagrantino indiscutibilmente non hanno.

Il mio vino del cuore di Caprai è lo Spinning Beauty, a  dire il vero è uno dei miei vini del cuore in assoluto: prodotto in piccolissime quantità, è un vino ahimé non per tutte le tasche, un Sagrantino che affina 8 anni in barrique e 8 mesi in bottiglia e questo lo porta ad avere uno spettro di profumi e sapori con un’evoluzione straordinaria, un tourbillon di confettura di frutti di bosco, cioccolato e spezie di un’eleganza e di una seduzione incredibili. Ogni sorso non può non lasciare il segno. Chiunque beva Spinning Beauty non lo dimentica facilmente.

Sicuramente, come dovrebbe sempre capitare per ogni vino che viene prodotto, i vini di Caprai sono indiscutibilmente lo specchio di chi li produce: potrete trovare in Spinning Beauty, come in qualsiasi altro Sagrantino prodotto da questa azienda, il cuore, l’anima e sicuramente anche un po’ di corpo di Marco Caprai, al quale tutto si può dire tranne che di mancare di carattere e tranne che di non avere un animo nobile e una grande cultura.





Tornando alle affermazioni di Tabarrini sul Sagrantino di Caprai, quindi, mi sono servite per scoprire che io, come moltissime altre donne in giro per il mondo che ho visto perdere la testa per il Sagrantino di Marco (oltre che per Marco stesso), amiamo le grandi dimensioni.

L’unica precisazione che mi sento di poter fare per tutti gli uomini che stanno leggendo questo post o che leggeranno il libro di Camuto è la seguente: noi donne non siamo assolutamente impaurite dalla grossezza dell’anatomia maschile, a meno che non si tratti di pancia, semmai quello che ci può destare qualche preoccupazione è la lunghezza.

Ma, lo sapete, io sono un’inguaribile romantica e credo fermamente che quello che viene prima del sesso conti molto di più delle dimensioni anatomiche. I vini come il Sagrantino di Marco Caprai hanno quel pizzico di irruenza e soprattutto quella carica di passione che trovate in quei baci che si danno per la prima volta dopo averli desiderati per tanto tempo. Chi non sogna un bacio (e quindi un vino) così?