Lettera di un marito tradito: è uno spot? In evidenza
Sembrerebbe una trovata pubblicitaria per un nuovo programma di Real Time, ma a prima vista, la lettera di Enzo, così si firma l’uomo ripetutamente tradito dalla moglie che sembrava perfetta, appare reale e piena di rammarico. Una firma che di certo si è notata più delle altre, certamente più autorevoli, che chiudono gli articoli del Corriere della Sera.
Perché comprare una pagina del giornale di Via Solferino non ha prezzo (e qui potrebbero nascere i primi dubbi) pur di poter annunciare alla consorte, finalmente, che il cornuto, senza ripensamenti, vuole divenire ex marito. Una lettera ironica, che snocciola frequentazioni extra matrimoniali della di lei futura ex moglie. La prima volta che per caso l’ha vista baciarsi davanti alla loro pasticceria preferita, dentro una macchina con un uomo che non era lui, gli ha dato modo di aprire gli occhi sulla persona meschina con cui pensava di stare condividendo una vita piena di luce, mentre, la realtà, era che la signora Lucia, questo il suo nome, stava allegramente vivendo alle sue spalle.
Così, l’imminente ex marito, ha sofferto in silenzio per un mese, indagando su tutte quelle che, a parole, dovevano essere cene e vacanze con le amiche. E lui, coniuge premuroso, che non solo credeva a questi ritagli di tempo che Lucia si concedeva, ma che anche incoraggiava perché voleva che la sua donna rimanesse lontana dallo stress. Con orgoglio e senza vergogna, Enzo ha dato appuntamento a Lucia in tribunale, per porre fine a un matrimonio che non ha retto alla crisi del settimo anno. D’obbligo citare un altro detto: “Tra moglie e marito non mettere il dito”.
Peccato che questa Veronica Lario in pantaloni, oltre a sfogare la sua amarezza per l’incapacità di non essersi reso conto prima della persona che aveva al proprio fianco, pagando a suon di euro la soddisfazione di liberarsi di un dolore che diventa urlato su carta, si sia prodigato subito ad aprire una pagina Facebook chiamata “tuoexmarito”. E proprio sulla pagina in questione lascia commenti, dopo lo spargersi della notizia di una presunta bufala: «Mi duole constatare che quello che ha colpito di più della mia lettera non sia tanto la storia che racconto quanto piuttosto il mio nome. Nome che credevo comune. Nome portato molto meglio di me da Ferrari, Biagi, Jannacci, Bearzot. Ma davvero c'è gente che legge Enzo e pensa a "ma come ti vesti"??? Chiamatemi Cornuto, lo preferisco.»
Resta comunque da capire, credendo alla lettera di Enzo (non Miccio, che smentisce di non entrarci niente con la lettera), se la baldanzosa Lucia possa avere qualche attenuante per l’assoluta mancanza di rispetto perpetuata ai danni dell’uomo a cui aveva giurato fedeltà, e si spera che sia vittima che carnefice non siano solo i protagonisti (tra l'altro con citazione manzoniana, Enzo e Lucia) di una genialata pubblicitaria.