Dal nudo al sacro e profano in mostra a Perugia In evidenza
Ogni mese percorsi a tema per la mostra “Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla”
Lo splendido Putto reggifestone di Raffaello che troneggia con le sue dolci movenze nella prima sala; sensuali nudi femminili come quelli che popolano il bozzetto Le ninfe che incoronano la dea dell’abbondanza di Rubens; il maestoso gesso di Antonio Canova raffigurante la testa di Clemente XIII che sembra fronteggiarsi con la figura colossale del Cristo realizzata dall’artista danese Thorvaldsen. Queste e tantissime altre opere straordinarie sono al centro dei focus mensili organizzati dalla Fondazione CariPerugia Arte che ruotano intorno alla mostra “Da Raffaello a Canova, da Valadier a Balla”.
Oltre a presentarsi al pubblico nella sua “veste ufficiale”, che si compone di 100 opere provenienti dalla prestigiosissima Accademia Nazionale di San Luca, esposte a Perugia seguendo un filo cronologico che si dipana tra Palazzo Baldeschi e Palazzo Lippi Alessandri, la mostra vuole offrire ulteriori suggestioni e occasioni di approfondimento con visite guidate su temi specifici che si tengono tutti i giovedì e i sabato di ogni mese fino alla chiusura, prevista per il 30 settembre. Un ricco programma di iniziative permette così di osservare il percorso espositivo da punti di vista diversi, di coglierne alcuni aspetti non sempre immediati focalizzando l’attenzione su una selezione delle opere in mostra attinenti al tema prescelto, ma anche attraverso il collegamento con altri percorsi espositivi.
Ad aprile, ad esempio, il programma prevede visite guidate su “Marabottini e l’Accademia…” incentrate sull’illustrazione di alcuni elementi comuni con la Collezione Marabottini, esposta sempre a Palazzo Baldeschi. Tra questi si indagherà la figura di Marabottini accademico di San Luca, oltre che studioso e collezionista, per passare alla compresenza, nelle due esposizioni, di maestri e allievi, come Pietro da Cortona e Lazzaro Baldi, o come il Bronzino e Alessandro Allori. Nel mese di maggio sotto i riflettori ci saranno invece le sculture, con una particolare attenzione ai due grandi gessi di Canova e Thorvaldsen collocati nella Sala degli Stemmi di Palazzo Baldeschi, ma anche alle terrecotte di artisti quali Gianbologna, Chinard e Pacetti.
Particolarmente coinvolgenti le “conversazioni con le opere”, ovvero gli approfondimenti che si terranno a giugno dedicati ad alcune tra le opere d’arte più rappresentative del percorso espositivo durante i quali i visitatori potranno avere un’osservazione prolungata e un “contatto” più diretto con tutti gli elementi che la compongono. Luglio sarà il mese dedicato ai simboli presenti nelle opere d’arte, attraverso un’analisi degli elementi che inquadrano, spesso in secondo piano, le immagini e le figure principali. La visita prevede l’illustrazione di ciò che partecipa in pieno al significato generale delle opere, ma che spesso viene colto solo marginalmente.
Il nudo, nelle diverse accezioni che assume in relazione alla composizione delle opere d’arte, è l’argomento affrontato ad agosto. Gli esempi sono molti e molto diversi tra loro: dall’allegoria La Carità romana di Daniel Seiter fino al Davide e Betsabea di Palma il Giovane. Il programma si conclude a settembre, con la chiusura della mostra, quando ai visitatori verranno offerti approfondimenti sui temi del sacro e del profano. Tra i soggetti analizzati ci saranno Bacco e Arianna di Pietro da Cortona, Santa Cecilia spirante di Andrea Pozzi, la Disputa di San Girolamo con i dottori della Legge di Filippo Vitale, le Ninfe incoronano la dea dell’abbondanza di Peter Van Rubens e la Vergine con angeli musicanti di Anton Van Dyck.
Tutti i tematici sono gratuiti con prenotazione obbligatoria (mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel: 075/5734760)
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