Radici nel cioccolato In evidenza
A uno sguardo disattento l’involucro pare sempre lo stesso, argenteo e scricchiolante
Il cioccolatino mantiene ancora quella sua forma irregolare, con la piccola nocciola in punta e quel suo sapore inconfondibile. Ma allora cosa c’è di diverso? “Val più ‘l pan ‘nc l’amore che ‘n polastro col dilore” recita il cartiglio. E dove sono finiti i versi di Catullo? E le citazioni di Dante? C’è qualcosa che non torna. E, in effetti, è proprio così. D’ora in poi, infatti, dentro ai nostri deliziosi cioccolatini non vi saranno più solamente i classici immortali aforismi letterari, ma una nuova collezione di svariati modi di dire in grado di rispecchiare le nostre radici. Frasi simbolo di un paese che non è solo sensazionale poesia, ma anche dialetto e soprattutto tradizione. E Perugina coglie l’occasione per ricordarcelo. Proprio per questo si è deciso di lanciare i nuovi “parla come baci”, che in realtà sono ben distinguibili fin dall’involucro. “Bagio, basu, baxo” e non più solo “bacio” portano inciso tra le piccole stelline blu su sfondo argentato. Più di 100 nuovi cartigli con tanti detti in 9 dialetti diversi. Ma ancora non bastano e infatti Perugina lancia la sfida: chiunque ora può creare il suo bigliettino col modo di dire che preferisce per arricchire questo nostro piccolo grande patrimonio nazionale. Partecipare è semplice, basta solo aggiungere nella cartina virtuale del sito la propria massima favorita e il luogo d’origine, a patto, però, che non venga scritta in italiano. “E tu come lo dici?”
I cartigli ora parlano dialetto, che sia perugino, romano o napoletano, ma continuano tutte le volte a strapparci un sorriso che sa di cioccolato.
“Er core nun se sbaja” ma questa volta neanche Perugina.
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