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Al via il Festival delle Nazioni In evidenza

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Dedicata alla Germania la cinquantesima edizione dell’evento, dal 29 agosto al 9 settembre

È con l’omaggio alla Germania che il Festival delle Nazioni di Città di Castello festeggia la sua cinquantesima edizione. Dal 29 agosto al 9 settembre, la manifestazione umbra dedicherà il suo cartellone alla cultura musicale tedesca dei primi decenni del Novecento concludendo in questo modo il progetto triennale dedicato al contesto culturale del primo conflitto mondiale, avviato due anni fa con l’Austria in occasione del centenario dall’inizio delle ostilità e proseguito nel 2016 con la Francia.

La Germania dunque sarà al centro dei tantissimi progetti musicali e non solo che animeranno i luoghi artistici di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere, rinnovando quel connubio tra musica e arte che caratterizza la manifestazione. Tra grandi nomi e talenti emergenti, spaziando in repertori e generi diversi, il Festival delle Nazioni festeggia il suo anniversario anche arricchendo la sua proposta e aumentando il numero degli appuntamenti, con 19 eventi solo nel cartellone principale – contro i 16 della scorsa edizione – e numerosissime attività collaterali. Tra gli interpreti che parteciperanno ci sono Ute Lemper, Quartetto Prometeo, Athenäum Quartet, Beppe Servillo e Ensemble Berlin, Michael Nyman, Alexander Lonquich, Enrico Bronzi, Cristiana Morganti e Leonid Grin.

Ad inaugurare la 50ma edizione sarà la Jugendorchester der Bayerischen Philharmonie con Henri Bonamy nella doppia veste di direttore e solista al pianoforte. L’orchestra di Monaco – che con i suoi 34 anni di vita è l’ensemble giovanile con la più lunga tradizione e storia della Baviera – aprirà ufficialmente questa edizione con le note dell’Ouverture dal Freischütz (Il franco cacciatore) di Weber, cui faranno seguito il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, la Concertante Suite di Heinz Schubert con David Frühwirth violino solista e, in chiusura, la Quinta Sinfonia di Mendelssohn La riforma (29 agosto, ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico).

Il gran finale, come da tradizione affidato all’Orchestra della Toscana, sarà invece con una delle pagine più importanti della letteratura sinfonica tedesca, monumento della storia della musica: la Nona Sinfonia di Beethoven, che tra l’altro da molto tempo è assente dalla programmazione del Festival. A dirigerla sarà il maestro tedesco Leonid Grin, che sarà affiancato dal soprano Laura Andreini, dal mezzosoprano Chiara Chialli, dal baritono Mauro Borgioni e dal tenore Edoardo Milletti quali voci soliste, e dalla tifernate Corale Marietta Alboni preparata dal maestro Marcello Marini. Attraverso le eloquenti note dell’Inno alla gioia, si vuole così chiudere idealmente con una nota di speranza il progetto triennale dedicato al contesto culturale e musicale negli anni della Grande Guerra (9 settembre, ore 21, Città di Castello, Chiesa di San Domenico).

Sono partner istituzionali del Festival delle Nazioni il Ministero per i beni e le attività culturali e del Turismo – Dipartimento dello Spettacolo, la Regione Umbria, il Comune di Città di Castello e i Comuni di Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino, Sansepolcro, Umbertide, la Camera di Commercio di Perugia.

Il programma completo e tutti gli aggiornamenti su www.festivalnazioni.com