Isola Polvese, la provincia emana il bando In evidenza
Come riporta anche il sito PerugiaToday, tanti in questo periodo, dopo la (finta) abolizione delle province, si erano prodigati per evitare che l’Isola Polvese finisse in mano ai privati. Altri invece preferivano che il passaggio in mano private fosse immediato, e per ben più di sei anni, così da non vederla abbandonata a se stessa vista la mancanza di fondi. La scorsa Giunta Provinciale, guidata da Marco Vinicio Guasticchi, deliberò un piano di fattibilità per l’Isola Polvese per 21 anni a fronte di un impegno da parte della società affidataria di realizzare nuove strutture turistiche tra cui un campo da golf, un campo da calcio, campi da tennis, una piscina, oltre che un allevamento di ovini con relative recinzioni, utili - a detta dei tecnici della Provincia - per sfalciare l’isola a costo zero. Quel progetto, grazie all’opposizione delle associazioni ambientaliste, consumieristiche, dei comitati e dei cittadini, convinti che quel piano proponeva un modello di turismo inconciliabile con la salvaguardia del delicato ecosistema dell’isola, fu bloccato. L’allora Presidente Guasticchi prese l’impegno ad avviare un tavolo di confronto, poi non se ne seppe niente e la situazione amministrativa provinciale cambiò.
“La Provincia di Perugia - hanno scritto le associazioni - proroghi le gestioni attuali per garantire la fruizione dell’isola per l’imminente stagione turistica e lavori insieme ai Comuni e alle forze sociali ed economiche del territorio per definire le condizioni ed i criteri per la costruzione di un sistema culturale ed economico innovativo e ambientalmente sostenibile per il Trasimeno”. Secondo le associazioni si rischia di provocare forti danni e zero entrate economiche per il territorio dandolo, senza regole certe, per sei anni di gestione.
Ora la nuova giunta Mismetti ha adottato una delibera con cui sono stati approvati i capitolati per l’affidamento della gestione delle strutture provinciali dell’Isola Polvese, affidamento che doveva essere rinnovato in quanto scaduto. Le gare per la concessione delle strutture si articoleranno su due differenti capitolati: il primo relativo alla Villa con annesso bar, alla ex casa del custode, alla Sala polivalente, al ristorante self-service, con annesso bar, ai Servizi igienici e agli spogliatoi, al servizio del ristorante spiaggia, ai servizi igienici in prossimità del “Lido Magionesi”, al Castello, alla ex Foresteria; alla piscina “Porcinai”, alla Chiesa di San Giuliano ed alla Palazzina uffici; il secondo relativo alla Struttura ricettiva "Fattoria Podere il Poggio" e agli edifici di pertinenza. In entrambi i bandi di gara la durata prevista è di 6 anni con un canone concessorio annuo minimo a base gara di 10mila euro per il bando relativo alle diverse strutture dell’Isola ed 8mila euro per quello relativo alla “Fattoria Podere il Poggio
Altra tegola in vista delle “riqualificazione” della Polvese e quella della promozione turistica che non è più di competenza della Provincia di Perugia, a seguito del riordino delle funzioni oggetto di riforma sia a livello nazionale che regionale. L’unica certezza tra le tante incognite sul futuro della Polvese è quella che vede la Provincia decisa a non vendere il ricco patrimonio del territorio, ma a regolarlo attraverso il metodo dell’affidamento a privati che dovrebbero valorizzarlo al meglio.
Non ci resta che sperare