Per i bassi, bassissimi ascolti il vincitore del talent show di Rai1 verrà decretato il 13 marzo anziché il 27.

Il problema di questo talent targato Rai1 è che non sa come essere, appunto, talent.

Tante sono state le critiche che FORTE FORTE FORTE ha incassato da addetti ai lavori e non.

Io non giudico i ragazzi che partecipano. Loro non hanno alcuna colpa secondo me. Possono piacere o non piacere e questo va bene, ma vorrei sottolineare spezzando una lancia a loro favore, che questi talenti sono li per provarci, per tentare una strada. E chi li biasima probabilmente nella vita ha avuto tutto fin troppo facile.

Il problema vero è che chi ha strutturato il programma non è in grado di essere sia al passo con i tempi e sia competente a mettere in moto una macchina da talent.

In questo show mancano le idee. Gli stessi autori non hanno saputo valorizzare le doti dei ragazzi in gara vestiti tra l'altro molto anni '80. Ma siamo nel 2015 e le stesse giacche retrò della Carrà non funzionano più.

Altro vero problema: la giuria.

Chi è Philipp Plein per giudicare quelli che cantano, ballano e recitano? Nessuno. Infatti i suoi giudizi si limitavano al look (quindi in realtà giudicava le costumiste Rai) e a quanto le ragazze fossero fighe.

Poi troviamo Raffaella Carrà legata a un canone artistico che ha la stessa età del suo caschetto.

Dopo, Asia Argento perennemente incazzata e a volte troppo poco rispettosa nei riguardi di chi si esibiva.

E infine Joaquin Cortes: non pervenuto.

Preferisco non commentare la conduzione di Ivan Olita perché nei momenti clou veniva spodestato da una Carrà che ha ancora la smania di apparire, altro che scoprire nuovi talenti.

La mia nota di merito va ai ragazzi partecipanti che hanno avuto il coraggio di prestare la loro immagine a un programma senza capo né coda, senza idee e contenuti, un taglia, copia e incolla dei talent di successo riuscito malissimo.