La cantina Arnaldo Caprai ancora sul tetto del mondo In evidenza
Il Grechetto Doc Grecante 2015 unico vino umbro nella Top 100 di Wine Spectator
La cantina Arnaldo Caprai non smette di collezionare importanti traguardi e lancia Montefalco e l'Umbra verso un futuro sempre più affermato. Dopo un annata davvero eccezionale, ricca di premi e soddisfazioni, ora arriva l'ennesimo riconoscimento a livello mondiale. Merito del Colli Martani Grechetto Doc Grecante 2015, un bianco autoctono dell’Umbria, che, incoronato da “Wine Spectator”, la “Bibbia” enoica mondiale, entra a far parte della celeberrima “Top 100” dei migliori vini al mondo. Unico vino made in Umbria, il Grecante firmato Caprai è tra i 18 vini portabandiera dell’Italia premiati dall’influente rivista Usa, tra i soli due bianchi tricolore in classifica. 100% Grechetto, prodotto in 130.000 bottiglie su 10 ettari (su 136 totali), con un potenziale di affinamento fino a 5 anni - “da stappare da qui al 2020”, suggerisce il magazine - il Grecante di Caprai è il simbolo dell’“altra faccia” bianchista dell’Umbria, accanto alla produzione di grandi rossi, e che non fa altro, come il celebre Sagrantino, che ripercorrere il sentiero storico della produzione enologica del territorio, e, per questo, tra i most exciting wines per “Wine Spectator”, che lo ha inserito in una “Top 100” (alla posizione n. 88 e con un punteggio di 90/100) sempre più aperta al “pluralismo”, con la presenza di Paesi e territori emergenti, a conferma di una tendenza inaugurata ormai da qualche anno.
«Per ogni cantina avere un vino tra i migliori al mondo è un risultato straordinario - sottolinea Marco Caprai, alla guida della cantina - ma questo è soprattutto il riconoscimento della grande vocazione alla viticoltura di un territorio, tradizionalmente legato alla produzione di rossi, attraverso un vitigno autoctono locale. Valorizzazione del territorio, rispetto della sua biodiversità e tecniche produttive sono alla base di un’impresa che ha portato ad un risultato così prestigioso, che premia questo vino sul mercato più competitivo e importante per il vino italiano. Il Grecante è un vino di territorio, veicolo di turismo: mi auguro che il suo riconoscimento da parte della critica sia uno stimolo per i turisti americani per superare la paura del terremoto e tornare nelle “verde” Umbria».
Dei migliori vini al mondo della “Top 100”, 32 sono vini americani, 18, come detto, quelli del Belpaese, 17 le etichette dalla Francia, 11 dalla Spagna, ma anche 4 da Portogallo e Argentina, 3 da Cile e Nuova Zelanda, 2 da Israele e Australia e una da Sudafrica, Germania, Grecia, e Austria. Il premio arriva a coronamento di una serie di riconoscimenti già ricevuti per questa etichetta: Oscar del vino come “Miglior bianco” 2016 per Bibenda - Fondazione Italiana Sommelier ed eccellenza enoica selezionata dal “Merano Award Wine 2016”. Il Grecante è prodotto dalla griffe dal lontano 1989, all’indomani del riconoscimento della Doc “Colli Martani” per il vitigno Grechetto.
Ma quella di Marco Caprai per l’Umbria, e del Sagrantino di Montefalco, tra i vini di maggior successo degli ultimi anni, oggi “alfiere” del vino italiano nel mondo, è tra le storie più celebrate dalla critica enoica internazionale, che lo ha portato a far rinascere il Sagrantino, dal recupero dal Convento di Santa Chiara a Montefalco e dalla selezione clonale delle sue antiche barbatelle, in un ambizioso progetto intrapreso dalla cantina con l’Università degli Studi di Milano, e la creazione di “Cobra”, il vigneto che ne è la più ricca banca dati al mondo. Una rinascita, che ha portato i sui frutti: case history studiata anche dalla Fondazione Agnelli, è grazie anche alla terra del Sagrantino e a Caprai che la prestigiosa rivista americana “Wine Enthusiast” ha eletto l’Umbria come unica italiana tra le “10 Best Wine Travel Destinations” 2014, dopo aver incoronato la cantina “European Winery of the Year” nel 2012. Dal 2008, Caprai ha intrapreso la strada della sostenibilità totale, intesa come sociale, ambientale ed economica, con il progetto “New Green Revolution” per arrivare a produrre un vino universale, in sintesi armonica tra natura, cultura, opera dell’uomo, “modello della Sostenibilità” made in Italy all’Expo 2015 di Milano. Un percorso, in cui si inserisce anche il progetto #caprai4love per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Montefalco.
«Per ogni cantina avere un vino tra i migliori al mondo è un risultato straordinario - sottolinea Marco Caprai, alla guida della cantina - ma questo è soprattutto il riconoscimento della grande vocazione alla viticoltura di un territorio, tradizionalmente legato alla produzione di rossi, attraverso un vitigno autoctono locale. Valorizzazione del territorio, rispetto della sua biodiversità e tecniche produttive sono alla base di un’impresa che ha portato ad un risultato così prestigioso, che premia questo vino sul mercato più competitivo e importante per il vino italiano. Il Grecante è un vino di territorio, veicolo di turismo: mi auguro che il suo riconoscimento da parte della critica sia uno stimolo per i turisti americani per superare la paura del terremoto e tornare nelle “verde” Umbria».
Dei migliori vini al mondo della “Top 100”, 32 sono vini americani, 18, come detto, quelli del Belpaese, 17 le etichette dalla Francia, 11 dalla Spagna, ma anche 4 da Portogallo e Argentina, 3 da Cile e Nuova Zelanda, 2 da Israele e Australia e una da Sudafrica, Germania, Grecia, e Austria. Il premio arriva a coronamento di una serie di riconoscimenti già ricevuti per questa etichetta: Oscar del vino come “Miglior bianco” 2016 per Bibenda - Fondazione Italiana Sommelier ed eccellenza enoica selezionata dal “Merano Award Wine 2016”. Il Grecante è prodotto dalla griffe dal lontano 1989, all’indomani del riconoscimento della Doc “Colli Martani” per il vitigno Grechetto.
Ma quella di Marco Caprai per l’Umbria, e del Sagrantino di Montefalco, tra i vini di maggior successo degli ultimi anni, oggi “alfiere” del vino italiano nel mondo, è tra le storie più celebrate dalla critica enoica internazionale, che lo ha portato a far rinascere il Sagrantino, dal recupero dal Convento di Santa Chiara a Montefalco e dalla selezione clonale delle sue antiche barbatelle, in un ambizioso progetto intrapreso dalla cantina con l’Università degli Studi di Milano, e la creazione di “Cobra”, il vigneto che ne è la più ricca banca dati al mondo. Una rinascita, che ha portato i sui frutti: case history studiata anche dalla Fondazione Agnelli, è grazie anche alla terra del Sagrantino e a Caprai che la prestigiosa rivista americana “Wine Enthusiast” ha eletto l’Umbria come unica italiana tra le “10 Best Wine Travel Destinations” 2014, dopo aver incoronato la cantina “European Winery of the Year” nel 2012. Dal 2008, Caprai ha intrapreso la strada della sostenibilità totale, intesa come sociale, ambientale ed economica, con il progetto “New Green Revolution” per arrivare a produrre un vino universale, in sintesi armonica tra natura, cultura, opera dell’uomo, “modello della Sostenibilità” made in Italy all’Expo 2015 di Milano. Un percorso, in cui si inserisce anche il progetto #caprai4love per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Montefalco.
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