Raccolta sporcizia e siringhe FAI DA TE In evidenza
Il Comune smette di pulire i parchi dalle siringhe
Qualcosa di utile per Perugia, per questa città che vorrebbe tornare a vivere, c’era. Già, c’era. Perché la maggioranza comunale ha bocciato l’ordine del giorno del consigliere di minoranza PD Erika Borghesi per il ripristino della raccolta di siringhe, servizio gestito fino ad agosto scorso dalla Gesenu. Come se Perugia non fosse in testa alla classifiche per numero di tossicodipendenti. Ma gli si faccia pure credere alla maggioranza che i problemi si affrontano così. Che nonostante le lamentele della ‘vox populi’ su una quiete pubblica in perenne caduta libera, tagliare una spesa (irrisoria) per un risparmio economico sulle già vuote casse comunali sia la scelta più azzeccata. Gli si lasci credere che la quiete pubblica si calmerà ancora di più se il servizio, che in un primo momento sembrava dover essere affidato ai dipendenti comunali, ovviamente sprovvisti di necessaria formazione per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti pericolosi, dovrà diventare un passatempo affidato all’opera volontaria dei cittadini. Volontariato che vedrà coinvolto anche l’operato degli scout, ai quali il Comune ha intenzione di affidare alcune aree verdi della città, affiancandoli così l’Agenzia forestale Regionale, la quale però ha avviato una trattativa per il rinnovo della convenzione. Gli si faccia credere che queste siringhe potenzialmente infette, sempre più presenti in parchi e aree verdi, siano solo un ulteriore esempio di quanto sia utile ignorare i problemi a discapito di una vera apertura mentale verso cui riflettere. Gli si faccia credere che stanno operando nel giusto, tanto prima o poi le vere priorità diverranno impellenti e allora si che i cittadini inizieranno a smettere di avere pazienza