Grandi star per l'ultimo weekend di UJ
La Funky Night dedicata a Prince con Henry e Clinton, poi Marcus Miller, Stefano Bollani e a chiudere Chick Corea
Umbria Jazz sta per giungere al termine, ma prima che cali il sipario sull'edizione 2016, c'è ancora da assistere ad un weekend ricco di musica. UJ ha deciso di dedicare a Prince la funky night che andrà in scena all'arena Santa Giuliana stasera, 15 luglio. Sul palco saliranno in due distinti set il guru del movimento funky, George Clinton, e Cory Henry & the Funk Apostles, esponenti di una generazione più giovane che sta riversando nuova linfa nelle antiche radici della Black Music. Clinton è, invece, un musicista, cantante e produttore discografico statunitense, che possiamo definire storico. Ampiamente considerato come uno dei precursori e dei maggiori nomi del funk. È stato il leader dei Parliament e dei Funkadelic nel corso degli anni settanta e nei primi anni ottanta, avviando la propria carriera come solista nel 1981. È stato soprannominato "Il Primo Ministro del Funk" in qualità di frontman dei Parliament, ma anche "Il Re del Funk Interplanetario". Il festival vuole ricordare così il geniale folletto di Minneapolis che il 15 luglio 2011 fu protagonista di uno dei più travolgenti concerti della lunga storia del festival. Una "purple night" indimenticabile per il pubblico di Umbria Jazz. Sabato, invece, si esibiranno nell'arena di Santa Giuliana, gli Steps Ahead di Mike Mainieri, originariamente noti con il nome Steps. Sono un gruppo jazz fusion formato dal vibrazionista Mike Mainieri, rappresentano una delle band più amate del jazz moderno che a più di 35 anni dalla nascita ritorna sulla scena per un Reunion tour. Poi sarà la volta di Marcus Miller che presenta dal vivo Afrodeezia, viaggio musicale lungo le rotte dolorose e drammatiche della schiavitù. Miller è considerato uno dei maestri del funk, per il suo modo personale di suonare il basso, è inoltre soprannominato "the superman of soul". Numerose sono state le sue partecipazioni al fianco di famosi artisti, come il trombettista Miles Davis, il cantante Luther Vandross e il sassofonista David Sanborn. Viene annoverato tra i maestri della tecnica slap, che utilizza in maniera eccellente ed è messa al servizio della melodia e del groove. Domenica toccherà a Stefano Bollani ed al suo Napoli Trip, un vero omaggio alla canzone partenopea e alla tradizione campana, la personale visione di un immenso patrimonio culturale che continua ad affascinare anche gli uomini del jazz. A chiudere, Chick Corea, che festeggia il settantacinquesimo compleanno regalandosi un quintetto di star. Vincitore di ben 22 Grammy Award, Chick Corea è oggi ritenuto uno dei maggiori pianisti jazz, capace di adottare con gli anni uno stile molto personale di suonare il pianoforte. Oltre ad essere uno dei più influenti e famosi tastieristi fusion è considerato anche uno dei più virtuosi utilizzatori di tastiere elettroniche, in special modo il Fender Rhodes, un particolare tipo di pianoforte elettrico, da lui sperimentato per la prima volta durante il periodo con Miles Davis. Tutt'oggi il suo modo di suonare il pianoforte è molto influenzato dal suo passato "elettrico" con il grande trombettista.
Ma c'è anche un fuori programma dell'ultimo momento: tra Bollani e Corea si inserirà Joey Alexander, il ragazzino indonesiano di tredici anni, che sta impressionando il mondo della musica, cresciuto ascoltando i vecchi dischi del padre, Joey suona al pianoforte un jazz moderno e intenso, che non ci aspetteremmo di sentire da un pre-adolescente.
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