Foligno, torna la Giostra della Quintana In evidenza
Le taverne saranno aperte dall'1 al 4 e dall'8 al 17 giugno
“Madonne e messeri, udite!”. C'è aria di Quintana a Foligno.
Il mese di giugno è alle porte e, per un folignate, giugno (come settembre) vuol dire una cosa sola: è Giostra.
La città si prepara dal 12 di maggio, “notte delle bandiere”, notte in cui i popolani di ciascun rione escono a fregiare il proprio quartiere con le bandiere recanti il vessillo della propria contrada. Si tratta delle prime avvisaglie di una manifestazione ormai storica, nata nel 1946 in memoria della Giostra del 10 febbraio 1613, disputata in occasione del Carnevale, per risolvere il dubbio su “quale cosa sia di maggior contento a cavalier d’honore: mantenere la grazia del principe o il continuato favore di bellissima et gentilissima dama".
Per sciogliere questo dubbio si dovette ricorrere alle armi gentili e così 5 rampolli di altrettante famiglie nobili della città si sfidarono in Piazza Grande.
Oggi, la Giostra della Quintana è una rievocazione storica che culmina nella “tenzone” di una competizione equestre che coinvolge i dieci rioni in cui è divisa la città, e che combina velocità e abilità dei cavalieri. Ogni rione ha sede in una taverna, e nelle due settimane precedenti la giostra equestre le taverne sono aperte al pubblico e organizzano degli “eventi satellite” in tema, come la Gara dei Tamburini, prevista quest'anno per il 6 giugno alle 22.30 in Piazza San Domenico, il Cantaquintaniere il 7 giugno alle 21.30 in Largo Carducci, la Gara della Filomè organizzata dal Rione Badia per l'8 giugno, o il Palio di San Rocco, detto anche “corsa dei somari”, prevista per martedì 14 in piazza San Domenico.
L'inaugurazione della manifestazione, che quest'anno festeggia il settantesimo anniversario, consiste a giugno nel “Convivio in onor di dama e cavaliere”, il 2 giugno, in cui ogni rione rende omaggio al proprio cavaliere, che rappresenterà la contrada al Campo de li Giochi durante la Giostra, e alla prima dama.
Quest'anno, poi, la città della Giostra accoglierà un ospite d'eccezione: Vittorio Sgarbi terrà una conferenza dal titolo “La città, la Quintana, l'arte” l'1 giugno alle 18 nella splendida cornice di Palazzo Trinci, in Piazza della Repubblica.
Meraviglioso, infine, è l'evento che chiude le taverne e inaugura la notte più tesa per un quintanaro, la cosiddetta “veglia”, la nottata che precede la Giostra. Si tratta dello sfarzoso corteo storico, che quest'anno si svolgerà il 17 giugno, e che coinvolge l'intero centro della città. Un migliaio di figuranti, tra nobili, dame, cavalieri, damigelle e paggi, circa un centinaio per ogni rione più quelli del Comitato Centrale, in rappresentanza dell'Ente Giostra, sfilano al ritmo scandito dai tamburini, tutti rigorosamente in abiti rinascimentali.
La Giostra della Quintana è, in definitiva, un evento estremamente sentito nella città di Foligno, coinvolgente non solo per chi lo vive in prima persona, ma anche per chi lo affronta da esterno, da “turista”. La grande passione che i ragazzi dei rioni, i popolani, mettono nel riuscire a combinare lavoro o studio e rione, è ammirevole: la Quintana, infatti, non chiude mai per gli “addetti ai lavori”, la scuderia va seguita tutto l'anno, così come la taverna e le attività interne alla contrada.
Vale la pena assistere, partecipare, vivere nel 1600 per quelle due magiche settimane.
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