Toni Servillo legge Napoli a Solomeo
Venerdì 29 e sabato 30 aprile al Teatro Cucinelli
Sono previste per questo fine settimana le due date dell'illustre “Servillo legge Napoli” al Teatro Cucinelli di Solomeo. Lo spettacolo, previsto per il 13 e 14 di marzo, era stato rinviato per motivi di salute dell'artista.
Toni Servillo dà voce a dieci tra poeti e scrittori, testimoni della città di Napoli nel passato e nel presente, emblematiche rappresentazioni di una città dalle mille contraddizioni, divisa tra l'estrema vitalità e lo smarrimento più profondo.
Accanto a poemetti ormai considerati fra i grandi classici del Novecento come Lassamme fa’ a Dio di Salvatore di Giacomo e De Pretore Vincenzo di Eduardo de Filippo, due liriche di Ferdinando Russo e Litoranea di Enzo Moscato, tagliente e attuale riflessione sul degrado di Napoli.
Uno spettacolo intenso, sentito, che l'artista conclude con ‘A livella di Totò, 'Nfunno di Eduardo de Filippo e Cose sta lengua sperduta di Michele Sovente. Difatti “oltre la lingua -dichiara Servillo- il filo rosso che attraversa e unisce la serata è il rapporto speciale, caratteristico di tantissima letteratura napoletana, con la morte e con l’aldilà, il commercio intenso e frequente con le anime dei defunti, i santi del paradiso e Dio stesso”.
Il tutto nell'incantevole cornice del Teatro Brunello Cucinelli, monumento centrale del “Foro delle Arti” del borgo di Solomeo, e patrocinato dal Teatro Stabile dell'Umbria.
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